Randazzo, passo avanti verso la presidenza

Contatto. Anzi, di pù. Ivan Ruggeri e Giacomo Randazzo si sono sentiti - secondo alcuni anche visti, secondo altri no - e hanno fissato un appuntamento. Tra alcuni giorni Giacomo Randazzo (all’inizio della prossima settimana) i due si incontreranno e, a meno di clamorosi e al momento imprevedibili intoppi, torneranno a collaborare. Le indiscrezioni dicono che Ivan Ruggeri potrebbe fare un passo indietro, dimettendosi da presidente e rinunciando alla gestione diretta della società. Giacomo Randazzo ne prenderebbe il posto, diventando il 20° presidente dell’Atalanta. Se lo schema è giusto, sarà lui a traghettare la società dalle burrasche attuali verso lidi che tutti ci si augura siano più tranquilli. E chissà, a traghettarla da Ivan Ruggeri a un’altra proprietà. Al gruppo Percassi dicono alcuni, a un’altra proprietà e basta, se non vogliamo andare oltre le indiscrezioni. Perché le vere intenzioni di Ruggeri in realtà non si conosceranno fino alla prossima settimana. Per la precisione fino a quando, chiuso il mercato lunedì sera e trovato un accordo con il suo probabile successore Randazzo, Ruggeri non farà chiarezza rendendo note le sue vere intenzioni.

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Questo dovrebbe avvenire, se non già martedì (c’è in programma una riunione del consorzio Pmt alla quale Ruggeri dovrà partecipare per forza), al più tardi tra mercoledì e giovedì, quando - secondo radio-scarpa - Ruggeri radunerà o in sede a Zingonia o nella sede del Credito Bergamasco, in città, gli organi d’informazione. E, in una conferenza stampa, il presidente-proprietario dell’Atalanta annuncerà le sue intenzioni. Che sia effettivamente l’idea di fare un passo indietro, nominando Randazzo alla presidenza? Vedremo, ma soprattutto, Ruggeri potrebbe dire cosa intende fare della società, di quel suo 76 per cento del pacchetto azionario che di fatto lo rende il proprietario unico dell’Atalanta. Ci si attende da Ruggeri parole di chiarezza in particolare sul punto nevralgico: la società è in vendita, oppure non lo è? In questo caso la presidenza Randazzo diventerebbe una sorta di cammino verso il risanamento del bilancio, passo necessario per garantire un futuro al sodalizio nerazzurro.

Se invece la società sarà dichiarata in vendita si apriranno nuovi scenari, tra l’altro destinati a evolversi in tempi rapidi. Perché se l’Atalanta passasse di mano chi se ne occuperà vorrà programmare per tempo la prossima stagione, a questo punto, salvo miracoli, da giocare in B. E le squadre di calcio si fanno a marzo, al più tardi in aprile.

Aspettare oltre diventerebbe rischioso se si tiene conto di un presupposto dal quale non si può prescindere: l’Atalanta dovrà cercare di risalire subito in serie A. Perché due anni consecutivi di B, a meno di massicci investimenti, avrebbero conseguenze pesantissime sui programmi. Cioè si dovrebbe procedere a un deciso ridimensionamento.

Sta dunque per cominciare una settimana di fuoco e la più lunga: domani la Juventus, lunedì la chiusura del mercato, martedì Pmt, martedì o mercoledì l’incontro Ruggeri-Randazzo, mercoledì l’Inter, mercoledì o giovedì l’incontro di Ruggeri con gli organi d’informazione e, probabilmente venerdì, una seduta del consiglio d’amministrazione dell’Atalanta. Tra una settimana a Bergamo il calcio potrebbe non essere più lo stesso.

(29/01/2005)

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