Ruggeri rilancia il progetto del blocco delle retrocessioni

Il presidente dell’Atalanta propone 20 squadre per la Serie A e 22 per la Serie B

Ivan Ruggeri torna alla carica. Chiede di nuovo il blocco delle retrocessioni che, per l’Atalanta, significherebbe il ripescaggio in Serie A. Nel corso dell’ultima stagione, se n’é parlato a lungo in Lega Calcio, ma sembrava un progetto ormai abbandonato.

Invece, il blocco delle retrocessioni per la serie A e B torna alla ribalta proprio su proposta di Ruggeri per «sanare situazioni un po’ ingarbugliate» che si sono create alla fine di questo campionato. Il riferimento è ovviamente al Catania ma il presidente dell’Atalanta fa balenare altri casi, nei quali preferisce non entrare nei dettagli, che potrebbero convincere la Figc «a mettere una coperta sopra a dei problemi che potrebbero essere risolti dalla creazione di una serie A a 20 squadre e di una B a 22».

Dal momento che l’Atalanta è una delle squadre retrocesse, Ruggeri sa bene di «essere uno dei diretti interessati» e che «quindi non toccherebbe a me parlare», ma «quando se n’é discusso in Lega, non c’era il caso Catania e quello di altre società in ballo e, quindi, il blocco delle retrocessioni potrebbe adesso essere la soluzione giusta".

Ruggeri ci tiene inoltre a precisare che non è Franco Carraro il primo colpevole di questa difficile situazione del calcio: «Non sta a me chiedere le sue dimissioni - ha detto - e non le ho mai chieste. Non ho niente contro Carraro, non so se abbia commesso degli errori, non vedo perché dovrebbe andarsene e non penso che se ne andrà. Nel caso lo facesse, il commissariamento della Figc potrebbe creare presupposti diversi per arrivare al blocco delle retrocessioni. Ma penso che il presidente federale rimarrà al suo posto».

(16/06/2003)

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