Sette giorni alla fine, impazza il mercato
Paloschi in pole. E se tornasse Tissone?

Sette giorni alla fine e il totoacquisto impazza. Il mercato dell’Atalanta apre la volata e c’è grande incertezza su chi arriverà: sarà un nome già sentito e accostato ai nerazzurri mille volte, oppure un colpo a sorpresa, in stile Sartori?

Tutte le piste sono aperte e alla fine potrebbero arrivare altri due innesti, nei ruoli in questo momento scoperti. Vale a dire mezzala e centravanti: in mezzo, Freuler ha preso il posto dell’infortunato Carmona, ma si attende il giocatore che sostituirà Grassi, mentre in attacco l’emergenza è dettata dalla situazione attuale, visto che Pinilla non gioca da due mesi e mezzo, Denis è in uscita e almeno uno tra Boakye e Monachello andrà a giocare in B. Paloschi è sempre il nome più gettonato, ma qualora Denis rimanesse fino a giugno se ne riparlerà in estate di un rinforzo nel cuore dell’attacco.

Nomi vecchi e nuovi, si diceva. Ce n’è uno che possiede entrambe le caratteristiche ed è Tissone, in forza al Malaga (Liga spagnola): vecchio perché a Bergamo ha già giocato (dal 2006 al 2008, con il primo Colantuono e con Del Neri), nuovo perché il suo nome non era stato accostato all’Atalanta di recente. Si parla di un primo contatto con l’entourage del giocatore: non ancora una trattativa vera, ma il profilo potrebbe interessare. Tissone non è l’unica pista, visto che per il centrocampo si parla sempre tanto di José Mauri del Milan, che piace più di Nocerino, e anche di El Kaddouri del Napoli. Oppure di Ionita: il Verona ha pretese alte, ma le società potrebbero trovare un accordo e la chiave potrebbe essere D’Alessandro, destinato a muoversi dopo l’arrivo di Gakpé.

Cigarini è nelle mire della Fiorentina e Dramè in quelle della Lazio, ma ambedue i giocatori dovrebbero restare a Bergamo, almeno fino a giugno.

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