Tiri liberi su Bergamo e Remer
Preoccupano i flop all’esordio?

Non sottovalutiamo le batttute a vuoto nell’impatto con la stagione 2017-2018 di Bergamo e Remer. L’illusione per il team cittadino di brindare al successo, nell’esordio in serie A2, è durata sino alla fine del terzo tempo (54-56 al 30’).

Da quell’istante,però, la prevedibile resa dovuta al fisiologico affaticamento dei sette titolari utilizzati. In altre parole sin quando ha retto l’aggressivittà fisica la squadra ha tenuto lodevolmente a bada avversari di media portata. Si deduce che una maggior strategia dell’allenatore nel dosare i minutaggi soprattutto del leader-mangia canestri Solano avrebbe probabilmente premiato magari con gli interessi. Altro neo emerso è la spaventosa percentuale nei tiri dalla grande distanza: il 25%, l’ equivalente di 5 su 20. Signori se non si migliora in fretta sotto questo aspetto di vittorie ne metteremo in saccoccia davvero poche. Non male già il reparto difensivo con la trentina di rimbalzi recuperati di cui 9 dal granatiere Bergstedt. Tanto di cappello all’approccio agonistico e mentale alla gara. Ma la cosa da sventolare a festa, non di natura tecnica, è la risposta all’appuntamento della Bergamo baskettara sugli spalti del ristrutturato palasport. 1200/1300 gli spettatori, praticamente il doppio di quelli registrati di norma nello scorso campionato. Insomma l’ auspicato avvicinamento alla pallacanestro d’èlite è stata salutata di colpo alla grande.

Che la trasferta di Trapani rappresentasse per la Remer un ostacolo complicato era largamente prevedibile alla vigilia. Non ipotizzabile, però, la frettolosa resa sul parquet dei trevigliesi. Le diciassette lunghezze di scarto per il quintetto siciliano accumulate ad un certo momento del match dimostrano il netto divario tra le contendenti. A coach Adriano Vertemati, da sempre comunque abituato ad amalgamare le rinnovate rose, il compito di accelerare automatismi e relativa competitività. Da responsabilizzare maggiormente, a nostro avviso, figliol prodigo Carnovali che dotato di mani calde per eccellenza di soddisfazioni ne potrebbe regalare parecchie.

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