Tiri liberi sul basket orobico
Bergamo e Remer: correre ai ripari

In quattro giorni (da giovedì a lunedì) ecco un Bergamo Basket largamente ridimensionato rispetto alle precedenti tre gare di campioato che l’avevavo visto capolista del girone ovest della serie A2.

Un passo da gambero figlio del Ko nel derbissimo con la Remer al PalaFacchetti seguito dal tonfo casalingo con Agrigento. La sconfitta di Treviglio è giunta inaspettata in gran parte per il mancato utilizzo di Roderick nel finale e naturalmente nel successivo supplementare, complice coach Dell’Agnello il quale non lo aveva in precedenza protetto dai falli. Nella sfida con il quintetto siciliano è emersa in tutta la sua dimnsione la fragilità dei cambi a partita in corsa. A mascherare le pecche di mercato, per fortuna, le prestazioni super (al di là di ogni previsione) degli statunitensi Taylor e Roderick dal momento che raggiungono a referto intorno al 70-80 per cento del totale delle realizzazioni. Pensate cosa accadrebbe se anche solo uno dei due colored marcasse visita alla vigilia della gara. Meno male che si riaprirà la campagna acquisti-cessioni: in tal caso l’opportunità di aggiustare l’organico andrà presa al volo.

Quanto a parco giocatori non è che stia meglio la Remer. Al contrario dei “cugini” del capoluogo è la coppia di stranieri (Roberts e Olasewere) a rendere al di sotto delle rispettive potenzialità. Il bilancio, estremamente in nero (quattro le sconfitte, una vittoria) rendono la situazione ulteriormente preoccupante. In tema di previsioni, peraltro, il team della Bassa riaffidato per la settima stagione sportiva all’allenatore Vertemati veniva dato candidato alla disputa dei playoff. D’accordo siamo all’inizio del torneo ma senza correttivi potrebbe costare caro.

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