Tiri liberi sul basket orobico
Withu, non parliamo già di crisi

C’è già chi parla di crisi. Noi preferiamo parlare di situazione, per il momento, precaria.

E sì, la paura fa novanta. Ne sa qualcosa la Withu a quota zero dopo tre gare disputate. C’è già chi parla di crisi. Noi preferiamo parlare di situazione, per il momento, precaria. Una pur frettolosa analisi certifica una confezione della rosa claudicante in ruoli consistenti per di più in assenza di quanto meno un cambio all’altezza della situazione. Un anno fa di questi tempi ragionevolmente indiziati i preposti al mercato estivo. Adesso si sussurra di recidività in materia. Allora la dirigenza attribuiva al modesto budget a disposizione la mancanza di risultati della squadra. Fatto sta che sarebbe stata retrocessione se non fosse stato definitivamente sospeso il campionato. Adesso troneggia lo spauracchio per la messa in onda di un copione tristemente conosciuto. Soluzioni immediate? Il rimedio più razionale sarebbe l’ingaggio di un paio di pedine. Parallelamente importante la serenità del coach Marco Calvani e del cosiddetto staff non solo tecnico. In altre parole guai a non mantenere complicità e armonia all’interno del gruppo, in aggiunta alla vicinanza di personaggi del club cittadino chiamati a trasmettere stimoli intesi nel più ampio senso del termine. Due nomi su tutti: l’inossidabile Franco Meneghel e il neo vice presidente Claudio Zanese con le spalle esperienze nel volley.

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