L’Atalanta resta in 10 e perde a Verona
Pazzini-gol, prima vittoria scaligera...

Un gol al 38’ st di Pazzini, ancora una volta ex implacabile, ha regalato alla cenerentola Verona la prima vittoria in campionato (dopo 23 giornate...) e castigato l’Atalanta - rimasta in 10 dal 9’ st (espulso Dramè) - che continua così il suo digiuno: la serie negativa è di otto giornate (cinque ko e tre pareggi). I nerazzurri avevano segnato con Conti al 30’ pt e il momentaneo pareggio era stato di Siligardi al 42’ pt. Risultato finale 2-1.

VERONA-ATALANTA 2-1

RETI: 30’ pt Conti, 42’ pt Siligardi, 38’ st Pazzini

VERONA (4-4-2): Gollini 7; Pisano 6, Moras 6, Helander 6, Albertazzi 6 (23’ st Gilberto 6,5); Wszolek 7, Marrone 6, Ionita 6 (33’ st Gomez 6), Siligardi 6,5 (1’ st Emanuelson 6); Pazzini 7, Toni 6,5. In panchina: Coppola, Marcone, Samir, Bianchetti, Romulo, Furman, Greco, Jankovic, Fares. All. Delneri

ATALANTA (3-4-3): Sportiello 6,5; Toloi 5,5, Masiello 6, Cherubin 5,5; Conti 6,5 (23’ st Raimondi 6), de Roon 5,5, Migliaccio 5,5, Dramè 5; Diamanti 7, Borriello 6,5 (37’ st Pinilla sv), Gomez 5,5 (32’ st Brivio 5,5). In panchina: Bassi, Radunovic, Djimsiti, D’Alessandro, Kurtic, Freuler, Gakpé, Gagliardini, Monachello. All. Reja.

Arbitro: Di Bello di Brindisi 6,5.

In classifica non cambia nulla perché il Carpi ha perso (al 93’ a Firenze) ed è stato agganciato in penultima posizione dal Frosinone e così il margine dei bergamaschi sull’area retrocessione è rimasto di otto punti, ma è indubbio che si tratta di una resa che brucia. Ancora una volta un’espulsione ha favorito il flop dei nerazzurri che già contro il Chievo, sempre a Verona, avevano perso nell’ultimo quarto d’ora dopo essere rimasti in 10 (allora cartellino rosso a Cherubin).

Che dire? L’Atalanta ha illuso i suoi tifosi di potersi sbloccare, ma alla fine è rimasta a mani vuote. È stata una partita abbastanza strana, nel senso che la squadra nerazzurra, schierata da Reja con un 3-4-3, ha dato l’impressione di poter vincere sull’asse Diamanti-Borriello, i due sono stati la nota positiva dell’Atalanta, ma c’è da dire che il Verona ha costruito di più e Sportiello, dopo tre partite in cui non si era sporcato i guantoni, ha dovuto sfoderare due interventi di rilievo. Paradossamente i bergamaschi, pur soffrendo, hanno avuto la chance di segnare il 2-1 con due limpide palle-gol nel giro di un minuto (dal 18’ al 19’ st) in 10 contro 11, ma il Verona in volata ha sfondato sulla destra. Ed è stato il patatrac per l’Atalanta che ha pagato una difesa approssimativa contro il tandem Pazzini-Toni e le incursioni sulla destra di Wszolek.

Ecco il racconto del match. Al 14’ pt l’arbitro fischiava un fallo di Pazzini su Masiello e di conseguenza annullava il gol segnato da Toni una frazione di secondo dopo. L’Atalanta dava la sensazione di poter colpire in attacco sfruttando un Diamanti ispirato che si muoveva a tutto campo e confermava di avere un sinistro dolce e preciso. Al 30’ pt il vantaggio: da Diamanti per Borriello in area, Moras nel tentativo di anticipare il centravanti calciava la palla sulla sua destra dove c’era il solissimo Conti che segnava in scivolata a porta vuota. Per lui prima rete in serie A.

Al 37’ pt Toloi respingeva quasi sulla linea di porta un colpo di testa a spiovere di Toni e al 42’ pt il team scaligero pareggiava: Wszolek convergeva dal settore destro di centrocampo e passava a sinistra a Siligardi che, eluso l’intervento scomposto in scivolata di Conti, entrava in area e con un formidabile dribbling scartava Toloi e Masiello fulminando Sportiello. Nel recupero, al 48’ pt, Masiello salvava in area su Wszolek con un intervento in extremis.

Nella ripresa, ancora Verona più produttivo e al 7’ st Sportiello era decisivo con una splendida respinta su una cannonata di Toni. Al 9’ l’espulsione di Dramè che, già ammonito, atterrava Pisano che stava entrando in area favorito da un velo di Toni. Nerazzurri con il 4-4-1, ma pungenti. Al 18’ st Gollini respingeva una conclusione di Diamanti che si era liberato bene in area e nemmeno un minuto dopo neutralizzava anche il tentativo da lontano di Gomez.

Reja sostitutiva al 23’ st Conti per Raimondi e al 31’ st Gomez per Brivio per contrastare il forcing del Verona che si era diventato più intenso, ma l’Atalanta incassava il gol del ko al 38’ st: Wszolek entrava in area sulla destra liberandosi di un Cherubin indeciso e smarcava a centro area Pazzini che stoppava la palla e infilava Sportiello. L’Atalanta, con Pinilla in campo per l’infortunato Borriello (dal 37’ st), aveva un sussulto al 40’ st con un tiro alto da buona posizione, ma è stato il Verona a sfiorare ancora il gol al 45’ st con Juanito Gomez, liberato dall’ennesimo suggerimento di Wszolek (bravo ancora Sportiello), e al 49’ st, quando Masiello ha contenuto bene Toni che aveva scartato anche Sportiello in contropiede.

Tra i singoli abbiamo già ricordato Diamanti che ha mostrato anche una tenuta atletica confortante ed è piaciuto pure Borriello che si è mosso bene ed è entrato in diverse azioni d’attacco atalantine. Da valutare il suo infortunio, probabilmente muscolare. Per il resto, Conti ha ribadito la sua bravura in fase di spinta nel primo tempo e ha addirittura segnato, ma ha palesato anche di dover crescere in difesa. Gomez e de Roon, di consueto punti di riferimento della squadra, stavolta non hanno lasciato il segno. Tentennanti un po’ tutti i difensori, che hanno concesso un po’ troppo all’attacco del Verona, il meno del prolifico del campionato, anche perché la fase di filtro a centrocampo non è stata molto efficace e in primis Dramè ha sofferto molto. È anche vero che il Verona non ha quasi mai potuto disporre contemporaneamente di Tonie Pazzini, ma parliamo di una squadra che, dopo la vittoria di stasera, ha la metà dei punti dell’Atalanta (14 a 27) ed è a dieci punti dalla salvezza...

Marco Sanfilippo

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Atalanta in campo allo stadio Bentegodi di Verona, nel turno infrasettimanale di campionato (4ª di ritorno), per sfidare la squadra scaligera di mister Del Neri ultima in classifica, con un piede già in serie B e ancora a caccia della prima vittoria nel torneo. Vittoria che anche i nerazzurri rincorrono da sette giornate. E per centrare l’obiettivo dei tre punti mister Reja opta per uno schieramento aggressivo, un 3-4-3 inedito - almeno in partenza - con Borriello in attacco, sostenuto da Diamanti e Gomez. Per Borriello e Diamanti è l’esordio da titolari. In difesa, con il recupero di Toloi, c’è in consueto trio con il brasiliano a destra, Masiello al centro e Cherubin a sinistra, mentre a centrocampo ci sono Conti e Dramè sulle corsie laterali e de Roon e Migliaccio interni. La sorpresa è Migliaccio, preferito a Kurtic e a Freuler. Cigarini, che non era al 100%, non è nemmeno in panchina. Nel Verona il 4-4-2 di Del Neri vede in attacco il tandem Toni-Pazzini, molto insidioso sulle palle alte.

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