«Viaggio spettacolare, senza dormire»
Bosatelli racconta la sua impresa - Video

«Quello di non dormire durante la gara è stato un esperimento, ci ho provato e ci sono riuscito. Ricordo le notti, la luna quasi piena, il silenzio. Sono stato sempre presente con la testa».

«A momenti arrivava un po’ di sensazione di debolezza, ma poi mangiavo e passava. Mi sono alimentato sempre bene: pasta, riso, panino con prosciutto e maionese, gelato, macedonia, birra. Sono arrivato e sono arrivato con le mie gambe». Parole di Oliviero Bosatelli, vigile del fuoco di Gandino, vincitore del Tor des Geants sul traguardo di Courmayeur: 330 chilometri, 24.000 metri di dislivello positivo, 75 ore e dieci minuti per attraversare tutta la Valle d’Aosta. Praticamente senza dormire, facendo soste minime (la più lunga è durata meno di mezz’ora) per alimentarsi. Un motore eccezionale quello del 47enne, vincitore anche dell’Orobie Ultra Trail a fine luglio.

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E pensare che fino a un anno fa, cioè fino all’edizione 2015 di Out (nella quale si era classificato secondo alle spalle di Marco Zanchi) nessuno sapeva chi fosse. Un ottimo maratoneta, certamente, ma non un campione dell’Ultratrail. «Un viaggio spettacolare - sono ancora sue parole - e soprattutto un tifo grandioso, per una gara che è davvero molto sentita. Ancora non realizzo bene l’accaduto e ancora non riesco a dormire, ma credo che appena toccherò il letto dormirò».

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