Santa Lucia, vestivamo alla marinara...
Il tram e le corse libere dei bimbi in strada

Uno scatto dei primi anni del Novecento ci porta nel quartiere Santa Lucia, dove passava il tram e i bimbi giocavano liberi in strada, senza macchine.

Da Storylab affiora un altro scatto interessante. L’immagine, scattata probabilmente negli anni ’20, riporta la didascalia «Bergamo - Centro Villini Santa Lucia» e ci mostra l’attuale zona tra via Statuto, via Nullo e via Mazzini. Nel confronto con lo scatto di oggi la zona è riconoscibile, ma balza subito agli occhi la scomparsa del tram: anche questa linea cittadina, come tutte le altre che attraversavano Bergamo, non esiste più. L’unica linea «rinata» in epoche recenti è quella del Tram delle Valli.

Nella foto il tram arriva da via Statuto e sta superando l’incrocio con via Nullo. La strada a sinistra è via Mazzini. «Se la foto anziché degli anni ’20 fosse dei primi anni ’30 – scrive un lettore di Storylab, Adriano Colpani, commentando la foto – la linea tranviaria dovrebbe essere la “2”, prolungata per arrivare all’Ospedale Maggiore “Principessa di Piemonte”. È interessante notare il numero di bambini, anche molto piccoli, che stanno in strada da soli, senza adulti che li accompagnino, uno di essi sta attraversando i binari proprio davanti al tram. Forse stanno tornando a casa da scuola».

Il dettaglio colto dal lettore è emblematico: quella che oggi è una zona a traffico sostenuto, soprattutto nelle ore di punta, a quei tempi era completamente libera dalle auto. I bambini, con i loro cappelli e i loro vestiti alla marinara (un tipo di abbigliamento che si vede bene nel ragazzino in piedi di spalle vicino al marciapiede), potevano correre liberamente in strada e addirittura sedersi sul bordo del marciapiede a giocare. Colpiscono - come in altri scatti che vi abbiamo proposto in questa rubrica - anche gli spazi ampi e «ariosi» delle strade, oggi inevitabilmente circondate da una giungla di segnali stradali e semafori, come si vede nello scatto attuale del nostro Beppe Bedolis.

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