Agrisolare, ecco chi si aggiudica i primi contributi del Pnrr

Quotidiano Energia - Il Masaf - il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste - ha emanato il decreto direttoriale con l’elenco dei destinatari ammessi a finanziamento del “Parco Agrisolare”, la misura prevista dal Pnrr che stanzia complessivamente 1,5 miliardi di euro per l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, come ad esempio le coperture di capannoni o stalle. Con questa prima tranche, il Masaf assegna risorse per un valore di 451 milioni di euro pari al 30% della dotazione complessiva. Il ministero, sottolinea una nota, “consegue così il primo target europeo in scadenza a fine anno 2022”.

Le imprese beneficiarie del contributo, menzionate nell’allegato 1 del decreto, riceveranno comunicazione individuale da parte del Gse con ulteriori dettagli in relazione al contributo concesso in relazione alla domanda presentata. Il Masaf segnala inoltre che il Gse, terminata questa prima fase istruttoria, proseguirà nei prossimi giorni all'esame delle altre domande pervenute, comunicandone gli esiti ai proponenti e al ministero. L’elenco del Gse supera quota 5.000 beneficiari. La stima – si legge nel decreto - è che la capacità solare installata al completamento degli investimenti sarà di 565 MW.

“Per il Masaf e per il Governo Meloni questa è senz'altro una buona notizia – ha commentato il ministro Francesco Lollobrigida - al tempo stesso però ci sono degli aspetti su cui occorre un cambio di prospettiva. In seguito al conflitto russo-ucraino, infatti, sono emerse carenze energetiche che ci devono indurre a ripensare il vincolo di autoconsumo. Ciò dipende dal fatto che nella fase in cui il Pnrr venne progettato le condizioni erano radicalmente diverse da quelle attuali. Oggi l'esigenza è concentrarsi sulla massima produzione possibile da immettere nella rete. Per questo motivo, il Masaf ha proposto un meccanismo per consentire alle imprese agricole o agroalimentari dotate di impianti fotovoltaici di conservare ‘virtualmente’ l'energia prodotta in eccesso riutilizzandola nei periodi di maggiore richiesta energetica delle proprie attività”.

Il ministro aveva parlato della necessità di rivedere le regole sull’autoconsumo anche nella sua recente audizione in Parlamento e ancor prima nel corso di una risposta a un’interrogazione immediata.

Dal punto di vista tecnico, Andrea Ripa di Meana, amministratore unico del Gse, all’inizio di novembre aveva confermato che ci sarebbero stati altri lotti poiché non “si prevedeva ed effettivamente non è avvenuto di ottenere richieste per l’importo totale del progetto Pnrr, ma solo per una parte”. L’obiettivo annuo – aveva aggiunto riferendosi al decreto appena emanato - “è quello di arrivare a emettere in forma preliminare all’incentivo importi cumulati pari al 30% delle misure. Siamo fiduciosi che le richieste pervenute siano tali da soddisfare l’obiettivo”.

In una nota il Gse ricorda che il progetto “Parco Agrisolare” prevede quattro specifici target, ossia che le risorse assegnate siano almeno pari al 30% entro il 2022, almeno pari al 50% entro il 2023 e al 100% entro il 2024 e inoltre che i progetti finanziati includano l’installazione di almeno 375 MW di nuovi impianti fotovoltaici. “Grazie alla efficace sinergia operativa fra il ministero e il Gse, sono stati raggiunti sia il primo che il quarto target”, sottolinea il Gestore.

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