Aie: “L’Italia acceleri su permitting ed efficienza”

Quotidiano Energia - “L’Italia è sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni e di efficienza energetica fissati dal Pniec al 2030, ma dovrà compiere notevoli sforzi aggiuntivi per centrare i nuovi target molto più ambiziosi del pacchetto Ue Fit-for-55 e del piano REPowerEU”. E’ il monito formulato dall’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) nel report sull’Italia “Energy Policy Review 2023”, in cui si dà atto dei positivi risultati raggiunti dal nostro Paese dal 2010 ad oggi sia in termini di mix energetico (“più gas e rinnovabili e meno carbone e petrolio”) che di efficienza, con consumi finali rispetto al Pil scesi del 15% tra il 2005 e il 2021.

Inoltre, le emissioni di gas-serra italiane si sono ridotte di quasi il 30% tra il 2005 e il 2019, con un ulteriore e deciso calo nel 2020 dovuto alla pandemia non completamente recuperato nel 2021 (quando le emissioni sono risultate ancora inferiori del 4% rispetto al 2019).

Il report – presentato ieri dal direttore esecutivo dell’Aie Fatih Birol al rappresentante italiano presso le organizzazioni internazionali di Parigi Luca Sabbatucci – rileva poi che il nostro Paese si è impegnato a eliminare entro il 2025 l’uso del carbone nella generazione elettrica e la dipendenza dal gas russo, “grazie anche alla diversificazione delle rotte e delle fonti di approvvigionamento attuata nell’ultimo decennio”.

Servirà tuttavia un’ulteriore riduzione della domanda complessiva di gas attraverso lo sviluppo accelerato delle rinnovabili e un maggiore impegno nell’efficienza.

Data la sua posizione geografica, nota l’Agenzia di Parigi, la Penisola “dispone di una solida base di risorse per sostituire parte della generazione a gas con le rinnovabili”, ma non sono stati ancora superati i nodi rappresentati da “lunghe procedure di autorizzazione, elevati oneri amministrativi e crescente opposizione locale”. Risultato: tra il 2014 e il 2022 sono stati aggiunti solo 8,6 GW di nuova capacità Fer e, nonostante un recente miglioramento reso possibile dalle modifiche al quadro normativo, “l’Italia è lontana dall’installare i 5 GW di nuova capacità rinnovabile all’anno necessari per raggiungere gli obiettivi al 2030 di Fit for 55”.

L’Aie invita perciò a “semplificare gli iter autorizzativi lungo tutta la catena del valore del dell’energia elettrica rinnovabile”, inclusi quelli per il potenziamento delle reti di distribuzione e trasporto, e a “incentivare le Regioni, capofila nella concessione dei permessi, a dare il loro contributo per accelerare la transizione energetica del Paese”.

Quanto al petrolio, che nel 2021 ha rappresentato il 37% dei consumi finali italiani, l’Agenzia lamenta la mancanza di obiettivi specifici di riduzione della domanda, anche se il Governo prevede una richiesta in notevole calo nel medio e lungo termine a seguito delle politiche per i carburanti alternativi. Infatti, “l’adozione di biocarburanti nei trasporti è promossa in modo particolarmente deciso, mentre sono previsti piani per espandere le infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici e mantenere la vendita di nuove autovetture con motori a combustione oltre il 2035 ma alimentate con carburanti rispettosi del clima”.

L’Aie formula dunque una serie di raccomandazioni all’Italia, che in primis dovrebbe rivedere il suo Pniec per allinearlo a Fit for 55 e REPowerEU.

Dovrebbero essere inoltre attuate politiche per la riduzione dei consumi di petrolio nei trasporti, soprattutto promuovendo l’uso di carburanti e veicoli alternativi “anche attraverso una tassazione preferenziale”.

Lato permitting, il Governo dovrebbe “impegnarsi in modo proattivo con le comunità interessate, introdurre un sistema di incentivi per il rispetto da parte delle Regioni degli obiettivi concordati a livello di Conferenza Stato-Regioni dal 2023 in poi e formare personale qualificato a tutti i livelli di governo”.

Per contrastare la povertà energetica, l’Agenzia raccomanda di “evitare misure non mirate, come tagli fiscali”, concentrarsi piuttosto su “aiuti ai consumatori vulnerabili” e “combinando misure di contenimento della domanda con campagne di sensibilizzazione per incoraggiare la riduzione dei consumi”.

Un’ultima raccomandazione riguarda i regimi di detrazione fiscale per l’efficienza in edilizia: “Il Governo dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di modificare il Superbonus per ottenere maggiori risparmi energetici a costi inferiori e offrire anche altri vantaggi legati al clima, ad esempio attraverso i vettori energetici dei nuovi sistemi di riscaldamento e raffrescamento”.

Contestualmente alla presentazione del report, Birol ha annunciato la nomina dell’italiana Laura Cozzi a direttore Sustainability, Technology & Outlooks dell’Agenzia.

Cozzi, con laurea in ingegneria ambientale al Politecnico di Milano e master all’Eni Corporate University e al Mines Paris, è all’Aie dal 1999.

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