Fer, primo passo di Terna verso un’idea di “programmazione”

Quotidiano Energia - Terna lo ha detto più volte, in maniera più o meno esplicita: l’aumento esponenziale dei progetti rinnovabili concentrati al Sud e nelle isole non è ottimale per le esigenze del sistema elettrico, per cui sarebbe meglio orientarsi verso una sorta di “programmazione”. Ciò anche al fine di evitare il fenomeno della saturazione virtuale della rete, ossia la compresenza nella stessa area di più iniziative (talvolta poco “solide”) che portano a soluzioni di connessione alla rete sfavorevoli per progetti magari più concreti.


Una programmazione tout court non è facilmente attuabile e dovrebbe ovviamente coinvolgere anche il livello politico (su questo potrebbe aiutare la definizione delle aree idonee). Il tutto tenendo conto degli impatti di una simile scelta sulla libera iniziativa.

Ad ogni modo, quello compiuto ora da Terna è un primo piccolo passo per una programmazione “dal basso”, se così si può dire, che riguarda la trasparenza in merito alla localizzazione dei progetti e allo stato del loro iter autorizzativo. A vantaggio anche degli stessi operatori.

Il Tso ha infatti messo in consultazione fino al 2 marzo una proposta di aggiornamento del Capitolo 1 A del Codice di rete (“Accesso alla rete di trasmissione nazionale-Connessioni alla Rtn”).

Le modifiche riguardano in primis la possibilità per Terna di pubblicare sul proprio sito internet le informazioni relative alle richieste di connessione alla Rtn presentate per gli impianti, “al fine di fornire informazioni utili in merito alla localizzazione geografica delle nuove iniziative da fonti rinnovabili”.

Il Tso chiarisce inoltre che, nell’ambito delle comunicazioni di aggiornamento semestrale sullo stato di avanzamento dell’iter autorizzativo, il produttore deve comunicare, oltre alla tipologia di procedimento, anche la fase specifica in cui si trova l’iter.

Nel documento sugli scenari congiunti con Snam Terna ha analizzato il massimo volume accoglibile di energia rinnovabile per ogni zona di mercato, individuando le aree maggiormente idonee per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici ed eolici.

In base all’analisi delle richieste di connessione, la capacità complessiva è già significativamente superiore alle esigenze con l’eccezione del Nord, dove peraltro si concentra la maggior parte dei consumi. Va però ricordato che questo vale per gli impianti Fer connessi alla rete di trasmissione: per la media/bassa tensione è invece il Settentrione a guidare la corsa.

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