Mite, nuove rinnovabili non dipendono da decreto aree idonee

(ANSA) - ROMA, 11 OTT - "Le richieste di connessione alla rete elettrica e le autorizzazioni all'installazione di impianti (a fonti rinnovabili, n.d.r.) non dipendono in alcun modo dall'entrata in vigore del decreto sulle aree idonee, di prossima emanazione. Questo non solo è quanto è stabilito dalla legge che definisce il concetto di aree idonee (d.lgs 199/2021), ma è anche dimostrato dai numeri". Inoltre "la stessa legge ha già previsto un'ampia serie di zone considerate immediatamente idonee, che dunque sono già oggi operative e utilizzabili". Lo scrive il MiTE in un comunicato.

"I dati Terna registrano che ad oggi sono già stati sbloccati circa 11 GW - precisa il Ministero -. La maggior parte (9,5 GW) verrà messa in esercizio nei prossimi mesi e nel 2023. Si tratta di dati in forte controtendenza rispetto al passato: gli impianti entrati in esercizio nel 2021 raggiungevano soltanto 1,3 GW, e nel 2020 non avevano neppure superato gli 0,8 GW".

Sull'adozione del decreto sulle aree idonee, prosegue il MiTE, "è in corso un serio confronto, che coinvolge tutte le amministrazioni interessate per bilanciare i diversi interessi pubblici e mediare tra i differenti orientamenti sui criteri di localizzazione. Il frutto di questi mesi di lavoro è a un elevato livello di maturazione, ma richiede delle scelte politiche, anche da parte di certo mondo ambientalista".

"Le procedure che riguardano le rinnovabili - conclude il Ministero - richiedono il coinvolgimento di numerosi soggetti, il bilanciamento di differenti interessi e bisogni e approfonditi studi tecnici. Sono tutte attività complesse, che richiedono tempo e che non possono essere tralasciate o piegate per soddisfare pretese dettate da facili ideologismi". (ANSA).

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