Moby, refitting flotta per abbattere le emissioni del 32%

(ANSA) - OLBIA, 17 GIU - È una nave da record che consente il doppio della capacità di un qualsiasi traghetto in servizio oggi nel Mediterraneo. Con i suoi 237 metri di lunghezza per 33 di larghezza e una stazza lorda di 69.500 tonnellate, la Moby Fantasy, la nuova ammiraglia della compagnia di navigazione della famiglia Onorato, può trasportare fino a tremila persone nelle sue 441 cabine e fino a 1300 automobili o 300 camion. Sarà operativa nella tratta Livorno-Olbia-Livorno da domani ed è la prima dei due traghetti - la gemella Legacy sarà operativa dall'autunno - che va ad aggiungersi alla flotta composta adesso in tutto da 23 navi.

"Il progetto è nato nel 2018 e il traghetto Fantasy più grande al mondo è stato disegnato personalmente da mio padre Vincenzo - ha spiegato Achille Onorato, l'amministratore delegato Moby durante il battesimo a Olbia - per aumentare la capacità sulle nostre linee, migliorare l'efficienza operativa e ridurre di fatto le navi. Fino a questo momento si trovavano operative due navi merci e due passeggeri su questa tratta, adesso ce ne saranno solo due e i cargo verranno utilizzati altrove".

Con circa 120 membri di equipaggio comandati dal genovese Massimo Pinsolo, la Moby Fantasy risponde alle esigenze della compagnia per quanto riguarda la riduzione dell'impatto ambientale. "Abbiamo in programma investimenti nel refitting della flotta per 36 milioni di euro che per il 40% saranno co-finanziati grazie al Pnrr e realizzati in cantieri italiani generando un ulteriore impatto positivo sul nostro territorio.

Così raggiungeremo una riduzione complessiva delle emissioni della flotta del 32% superando i requisiti richiesti dalla Fuel EU", ha affermato Onorato. "La compagnia sta procedendo con un piano di ristrutturazione. Nonostante le difficoltà degli ultimi anni abbiamo mantenuto le nostre partnership nei mercati Sardegna e Corsica. Negli ultimi anni siamo diventati anche terminalisti, oltre al trasporto merci e passeggeri. Olbia che noi serviamo dal 1970 quando ancora si chiamava Terranova Pausania, ha un potenziale crocieristico ancora oggi inespresso: c'è bisogno di una stazione marittima dedicata. Noi abbiamo già un progetto pronto", ha concluso. (ANSA).

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