Giovedì 18 Agosto 2011
La gabbia
del canarino

Chi decide di tenere la gabbia in casa, deve disporre di una stanza luminosa, asciutta, ariosa e poco disturbata; la cucina o il salotto di casa, ovviamente, non sono i locali più indicati: nella prima, i vapori che si sviluppano per preparare i cibi o le esalazioni dei prodotti pulenti, possono essere molto nocivi; nella seconda, a parte il continuo disturbo protratto fino a sera tardi, il fumo delle sigarette, alcuni tipi di deodoranti per profumare l'ambiente o le emanazioni di spray antiparassitari contro mosche e zanzare, possono essere letali per lo sviluppo di patologie.
Inoltre i continui sbalzi di temperatura, il riscaldamento d'inverno e l'aria condizionata in estate, rappresentano il colpo di grazia. Non dimentichiamo poi che la luce è importantissima, perché è in base alle ore di luce giornaliere che i canarini regolano il loro metabolismo: entrano in estro, vanno in muta e si preparano per il riposo invernale. Per questo è deleterio accendere e spegnere continuamente la luce o tenerla accesa fino a tardi nel locale che ospita i canarini; e se non possediamo una stanza in cui possano avere costantemente luce naturale o artificiale adeguatamente calibrata e tranquillità, si può pensare di collocare la gabbia sul terrazzo con le dovute attenzioni.
È fondamentale scegliere un posto luminoso, lontano dalle correnti d'aria e dal sole diretto; la gabbia dovrà sempre offrire una zona d'ombra in cui l'uccellino potrà ripararsi dalla calura eccessiva, spesso causa di mortali colpi di calore. E per l'inverno non dimenticate di foderare le pareti della gabbia con dei fogli di plexigas o cellophan, funzionali a superare i freddi dell'inverno.
Marco Bergamaschi
fa.tinaglia
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