Accordo Ue-Partner orientali su rafforzamento cooperazione

L'accordo punta a un nuovo assetto organizzato in quattro settori - economia, governance, connettività e società -, per avvicinare l'Unione europea ai cittadini di Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldova e Ucraina.

BRUXELLES - Risultati più concreti e un nuovo assetto organizzato in quattro settori - economia, governance, connettività e società -, per avvicinare l'Unione europea ai cittadini di Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldova e Ucraina. E' l'accordo raggiunto oggi a Bruxelles nell'incontro tecnico tra le delegazioni dei Ventotto dell'Ue e dei sei paesi del Partenariato orientale. Nel 2018 "la visibilità dell'Unione" nei sei partner si rafforzerà, assicura il commissario Ue all'Allargamento, Johannes Hahn, deciso a spingere sull'acceleratore per attuare i 20 obiettivi ('deliverables') da raggiungere entro il 2020 concordati durante il summit tra Ue e Partenariato orientale lo scorso 24 novembre a Bruxelles.

 

La nuova veste della cooperazione inquadra dunque i 20 obiettivi 2020 in quattro aree chiave: dallo sviluppo economico al rafforzamento delle istituzioni, dalla connettività all'energia, alla società. Il lavoro si svilupperà su due livelli: uno istituzionale, che vede impegnati negoziatori, esperti e ministeri degli Esteri, e l'altro alla base, con il coinvolgimento della società civile. L'obiettivo numero uno per Bruxelles - che nell'area deve fare i conti con l'influenza ancora pressante della Russia e la vicinanza ai conflitti del Medio-Oriente - resta il rafforzamento dell'economia dei sei paesi, con "un piano di investimenti" che "ridurrà il rischio per gli investitori privati", spiega il commissario Ue.

 

"Forniremo alle Pmi un migliore accesso al sostegno finanziario nella valuta locale", prosegue, sottolineando che gli investimenti riguardano anche "l'armonizzazione dei mercati digitali, il miglioramento del commercio interregionale, lo sviluppo delle reti di trasporto trans-europee (TEN-T) e l'aumento dell'efficienza energetica". Segue poi l'impegno civile. Bruxelles sta lavorando su borse di studio e un pacchetto per l'istruzione dedicate ai giovani. A settembre, ha annunciato Hahn, a Tbilisi, in Georgia, verrà inaugurata la prima scuola europea del partenariato orientale.

 

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