Brexit: conseguenze negative su economia, specie per Gran Bretagna

BRUXELLES, 20 MAR - "Restare fuori dall'Unione doganale e dal Mercato unico porterà inevitabilmente a frizioni sul commercio". Si legge nella bozza delle linee guida per il rapporto futuro tra l'Ue e la Gran Bretagna, dopo la Brexit.

 

I ministri degli Affari europei, in formato a 27, oggi discuteranno dello stato dell'arte delle trattative col capo negoziatore dell'Ue Michel Barnier, dopo i progressi registrati sul periodo di transizione, e adotteranno il testo delle linee guida sul rapporto futuro, in vista del vertice dei leader di giovedì e venerdì.



Nella bozza, in cui si traccia il perimetro entro il quale si potrà muovere il rapporto futuro tra il blocco europeo e Londra, senza tuttavia entrare nei dettagli, si avverte: date le "divergenze nelle tariffe esterne e nelle regole interne, così come l'assenza di istituzioni comuni e di un sistema legale condiviso, serviranno controlli, per mantenere l'integrità del Mercato unico dell'Ue e del Regno Unito. Questo avrà conseguenze economiche negative, in particolare in Gran Bretagna".



Nel progetto di documento, di una decina di pagine in tutto, l'Ue ribadisce inoltre che "qualsiasi accordo col Regno Unito dovrà essere basato su un equilibrio di diritti e di obblighi, ed assicurare condizioni di parità", ricordando che "le quattro libertà sono indivisibili e non ci può essere un menu à la carte ('cherry picking') attraverso una partecipazione al Mercato unico basata su un approccio settore per settore, che minerebbe l'integrità ed il corretto funzionamento del Mercato unico".



L'Unione "riafferma però anche la sua determinazione ad avere una partnership futura, la più stretta possibile. Tale rapporto coprirà commercio, cooperazione economica, così come altre aree, in particolare la lotta contro il terrorismo ed il crimine internazionale, sicurezza, difesa e politica estera".



Per quanto riguarda il nucleo del rapporto economico futuro, si "conferma di essere pronto ad iniziare a lavorare per un Accordo di libero scambio equilibrato, ambizioso e ad ampio spettro, poiché per ora ci sono garanzie sufficienti per un livello equo. Questa intesa sarà finalizzata e conclusa una volta che la Gran Bretagna non sarà più uno Stato membro".



Nel campo dei servizi finanziari, "l'obiettivo è quello di meccanismi rivisti e migliorati, che permetta un accesso appropriato ai mercati, preservando al tempo stesso la stabilità finanziaria, l'integrità del mercato unico e l'autonomia decisionale nell'Ue. I meccanismi e le decisioni restano definite ed attuate su base unilaterale da parte dell'Ue".



Ma "vista la prossimità geografica e l'interdipendenza economica tra la Gran Bretagna e l'Ue-27, la relazione futura funzionerà solo in modo soddisfacente per entrambe, se include forti garanzie di parità di condizioni". In questo caso l'obiettivo è "evitare vantaggi sleali, con misure e pratiche di concorrenza, aiuti di stato, fisco, ambiente e sociali".

 

Per raggiungere questo obiettivo - si spiega - occorre "una combinazione di regole sostanziali allineate con gli standard dell'Ue e internazionali, meccanismi adeguati a garantire un'efficace attuazione nazionale, oltre a meccanismi di applicazione e di risoluzione delle controversie, e misure correttive autonome dell'Unione, adeguate".



Nella partnership futura si punta anche a "previsioni ambiziose sul movimento delle persone, basate sulla piena reciprocità e non discriminazione tra gli Stati membri".



Un paragrafo è dedicato anche alla necessità di "assicurare una connettività continuativa nei trasporti", anche con un accordo sul trasporto aereo.

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