
BRUXELLES - Da Roma a Bruxelles: al grido di 'Questa non è l'Europa che vogliamo' Coldiretti scende di nuovo in piazza insieme a centinaia di giovani agricoltori contro le politiche agroalimentari della Commissione europea in quella che viene definita una "Vonderland", un'Europa sempre più lontana dalla realtà agricola e dal popolo.
Alla vigilia della proposta della nuova Pac post 2027, l'azione coordinata è in corso contemporaneamente a Bruxelles - davanti al Palazzo Berlaymont - e a Roma, con l'esposizione di striscioni raffiguranti von der Leyen nella sua "Vonderland", tra Colosseo, Fontana di Trevi, Palazzo Chigi e Senato. "Siamo scesi in piazza perché è in gioco molto più del nostro futuro: è in gioco la democrazia e la stessa idea di Europa", ha dichiarato da Bruxelles il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, accusando von der Leyen di calpestare "ogni giorno il lavoro degli agricoltori" e ignorare "sistematicamente la volontà dei cittadini". Un'Europa "che toglie risorse alla produzione di cibo per destinarle al riarmo, che apre le porte a prodotti stranieri privi di garanzie, che firma accordi senza reciprocità e impone regolamenti scollegati dalla realtà agricola: questa non è l'Europa che vogliamo", ha messo in chiaro Prandini.
La proposta di nuova Pac, attesa per domani, dovrebbe confermare l'inclusione della politica agricola comune in un fondo unico nel prossimo quadro finanziario pluriennale. Tra le critiche sollevate anche "l'incapacità di von der Leyen di negoziare in prima persona sulla minaccia di dazi Usa al 30% e di difendere la nostra economia", ha aggiunto Prandini, denunciando un'Europa tecnocratica e autoritaria, che ignora il Parlamento e impone scelte senza confronto. "Una tecnocrazia cieca e arrogante, chiusa nei palazzi della Commissione, sta stravolgendo lo spirito originario dell'Unione, nata per unire i popoli e non per opprimerli", ha accusato da Roma il segretario generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, aggiungendo: "Noi non ci stiamo: senza agricoltura non c'è sovranità, senza cibo non c'è pace, c'è solo guerra".
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