Difesa: Ue lancia esercitazione contro guerra ibrida

BRUXELLES - Con l'esercitazione 'Pace', al via da lunedì, pensata per migliorare e rafforzare la capacità di risposta a crisi complesse, l'Unione europea mette alla prova i suoi strumenti per rispondere ai cosiddetti attacchi ibridi, una combinazione dell'uso di armi convenzionali e di tecnologia. La simulazione, la più grande del genere mai lanciata dal Servizio europeo per l'azione esterna, prevede l'invio di una missione mista militare-civile (Csdp), per aiutare un Paese che si trova ad affrontare una grave minaccia alla sicurezza. 

 

L'esercitazione sarà condotta in parallelo con una simulazione della Nato, per sviluppare ulteriormente l'interazione tra le due organizzazioni. La Norvegia parteciperà come Paese terzo, mentre la Svizzera sarà un osservatore. L'operazione riguarderà varie aree critiche, che possono essere colpite da attacchi ibridi, come le infrastrutture energetiche, quelle delle comunicazioni, il web, o la salute. Nell'iniziativa saranno coinvolti esperti della Commissione europea, del Servizio europeo per l'azione esterna, del segretariato generale del Consiglio europeo, gli Stati membri e le agenzie dell'Ue, come Frontex e Europol.

 

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