Fondi Ue; Lezzi, utile proposta Regioni su più concertazione

ROMA - "Quello avuto oggi con i rappresentanti della Conferenza delle Regioni a Palazzo Chigi è stato un confronto fattivo, nel quale sono stati sottoposti concreti elementi di approfondimento. Ho apprezzato soprattutto la richiesta da parte delle Regioni di una maggiore concertazione in funzione del prossimo periodo di programmazione dei fondi Ue 2021 -2027, che sarebbe funzionale a un utilizzo migliore e più rapido di quelle risorse". Lo afferma in una nota il ministro per il Sud Barbara Lezzi.

"Tra le richieste che mi sono state sottoposte, c'è stata quella relativa a un riequilibrio sul capitolo delle risorse tra i Programmi operativi regionali e nazionali, Por e Pon", sottolinea Lezzi. "L'auspicio, che condivido, è quello di realizzare una gestione condivisa per realizzare un quadro omogeneo e non contraddittorio tra Pon e Por. Altra questione è quella dello scorporo del cofinanziamento nazionale e regionale, e la riduzione della parte di cofinanziamento regionale".

"Ai rappresentanti della Conferenza delle Regioni ho manifestato la necessità assoluta di evitare sovrapposizioni nella prossima programmazione. In tale contesto - spiega ancora la titolare delle politiche per il Sud - rientrano eventuali interventi che dovessero abbracciare diverse regioni, e che necessiteranno di un lavoro preparatorio, a monte, al fine di realizzare un percorso già condiviso. Ho poi registrato un apprezzamento e una sostanziale condivisione da parte dei presenti rispetto a quanto fatto nell'articolo 44 del Decreto crescita, con il quale ho previsto la riforma della Governance del Fondo sviluppo e coesione. I tanti piani e le assegnazioni realizzate negli anni, e da diversi Governi, hanno finito per appesantire questo strumento, creando a noi problemi sul monitoraggio della spesa, e alle Regioni difficoltà a muoversi correttamente in un sistema aggrovigliato. Quello che ho ribadito - conclude il ministro Lezzi - è che non c'è possibilità di revoca di fondi alle Regioni, su questo non ci sono dubbi".

"Abbiamo manifestato al Ministro l'esigenza di difendere in tutte le sedi, ma soprattutto a Bruxelles, la politica di coesione, una leva fondamentale per gli investimenti europei che coinvolge Regioni e Autonomie locali, attraverso il metodo della programmazione", ha dichiarato dal canto suo il presidente Stefano Bonaccini, lasciando Palazzo Chigi, dove una delegazione della Conferenza delle Regioni ha incontrato il ministro per il Sud Barbara Lezzi. "Siamo pronti a fare la nostra parte ma occorre che la prossima programmazione 2021-27 si colleghi alla dimensione territoriale, valorizzando modelli di gestione condivisa e multilivello. Serve poi - ha suggerito ancora Bonaccini - un approccio che spazzi via i falsi miti sulla incapacità di spesa del sistema Italia per cambiare una percezione pubblica negativa che spesso non corrisponde alla realtà".

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