BRUXELLES - Il Consiglio Ue ha approvato in via definitiva la riforma del mercato Ue delle quote di CO2, l'Ets. L'Ets coprirà più settori, come il trasporto via nave, integrerà sempre di più l'aviazione, vedrà la creazione di un nuovo mercato delle emissioni separato per trasporti su gomma e riscaldamento domestico, di un nuovo fondo sociale per attenuare l'impatto della transizione sulle fasce a basso reddito e della carbon tax alle frontiere.
I testi sono stati approvati durante la riunione dei ministri dell'Agricoltura, con la sola Polonia a prendere parola contro tutto il pacchetto. L'opposizione di Varsavia si è concretizzata sulla riforma del sistema, sul regolamento sull'aviazione e sulla carbon tax alle frontiere. La Finlandia ha votato contro il Fondo sociale per il clima. Varsavia si è astenuta su quest'ultimo dossier e sull'Ets per il settore marittimo. Bulgaria e Belgio si sono astenute sulla riforma generale del sistema e sulla carbon tax alle frontiere.
Un "buon giorno per il clima". Questo il commento del vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans all'approvazione definitiva della nuova legislazione Ue sul mercato delle emissioni di CO2. "Le politiche climatiche dell'Ue ora corrispondono alle nostre ambizioni - osserva Timmermans - e l'adozione finale in Consiglio mette l'Ue sulla strada giusta per realizzare il nostro obiettivo per il 2030. L'Ets sarà rafforzato - conclude - e gli Stati membri avranno più entrate da reinvestire e ridistribuire per una transizione equa".
Sempre in tema ambientale, un Forum di consultazione che si svolgerà giovedì prossimo a Bruxelles sulla progettazione ecocompatibile e sull'etichettatura energetica degli apparecchi di riscaldamento aprirà il confronto sulla proposta di aumentare i requisiti di efficienza delle caldaie fino a mettere fuori gioco quelle a gas e sancirne il divieto di vendita dal 2029. "Aumentando la soglia di efficienza energetica al 115%, l'Europa potrebbe porre fine alla vendita di nuove caldaie a combustibile fossile autonome in quanto queste non soddisferebbero più i nuovi requisiti di efficienza energetica", spiega in una nota la Ong Ecos, che fa parte del Forum.
Nel piano "Save Energy" che fa parte del RePower EU, ricorda Ecos, la Commissione ha annunciato requisiti di progettazione ecocompatibile più severi per i sistemi di riscaldamento a livello dell'Ue, indicando il 2029 come "data ultima per l'immissione sul mercato di caldaie a combustibili fossili autonome". La revisione del regolamento sull'ecodesign si basa sulla concertazione tra le parti interessate ed è in corso dal 2018. Il forum di consultazione sugli apparecchi di riscaldamento non si riunisce dal settembre 2021.
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