BRUXELLES, 23 APR - La Conferenza sul futuro dell'Europa entra nel rush finale e presto spetterà alle istituzioni Ue accogliere le idee dei cittadini e adattare l'Ue alle sfide del futuro. Il documento programmatico che conterrà tutte le proposte elaborate durante la conferenza sarà presentato durante la cerimonia conclusiva che si terrà a Strasburgo, il 9 maggio, data sulla quale pesa però l'incognita del voto francese.
L'evento infatti potrebbe assumere un valore completamente differente se a presiedere la cerimonia non sarà nuovamente Emmanuel Macron, che aprì i lavori lo scorso maggio, ma l'euroscettica Marine Le Pen. La partecipazione dei cittadini italiani a questo esperimento di democrazia partecipativa è stata al di sopra della media, su 800 cittadini selezionati a partecipare ai lavori dei gruppi di lavoro infatti gli italiani erano 88, divisi a metà tra uomini donne, selezionati per fasce d'età e distribuiti equamente a livello geografico. La percentuale di italiani è salita ancora nella fase finale, infatti sugli 80 cittadini selezionati a rappresentare in plenaria i gruppi di lavoro ben 13 sono italiani. Tra le discussioni più accese quelle nel gruppo di lavoro sull'Ue nel mondo, presieduto dalla vice capo di gabinetto del governo svedese Asees Ahuja.
Nel corso della riunione l'eurodeputato italiano del Movimento 5 stelle Fabio Massimo Castaldo ha sottolineato come "gli eventi in Ucraina abbiano cambiato sostanzialmente il dibattito registrando una forte spinta dei cittadini specialmente sulla necessità di essere più indipendenti dalle importazioni di idrocarburi". Tra i gruppi di lavoro più partecipati anche quello sulla salute. "I cittadini insistono affinché si rivedano alcuni articoli dei trattati per dare vita a una vera Europa della salute", ha sottolineato l'eurodeputata del Pd Patrizia Toia, tra i partecipanti. A trazione italiana invece il gruppo di lavoro sulle migrazioni, guidato dal senatore del partito democratico Alessandro Alfieri e dove la studentessa di Prato, Laura Cinquini, ricopre il ruolo di ambasciatrice dei cittadini. Presentando la relazione del gruppo di lavoro ai legislatori la studentessa ha chiesto "misure necessarie, coerenti e condivise da tutti per una gestione comune delle frontiere".
Asse portante della conferenza è stata la piattaforma digitale multilingue dove i contributi dei cittadini europei al dibattito sul futuro dell'Unione sono stati in tutto 43.734, suddivisi in, 16.274 proposte, 21.264 commenti e 6.196 eventi. I partecipanti sono stati oltre mezzo milione. Il 9 maggio dunque la conferenza porterà a termine il suo percorso, dopodiché Consiglio, Commissione e Parlamento Ue si vedranno consegnate le raccomandazioni, alcune delle quali già contengono chiare indicazioni della necessità di rivedere i trattati costitutivi dell'Unione. Starà a Bruxelles scegliere se dare dare seguito alle proposte dei cittadini o interpretare il documento finale come direzione indicativa di lavoro senza però intaccare la struttura dell'Ue, col rischio, tuttavia, di tradire la fiducia dei cittadini.
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