Schengen: Ue, è tempo porre fine a controlli confini interni

Il commissario Avramopoulos a margine del Consiglio dei ministri dell'Interno dell'Ue: "Non riesco a immaginare l'Europa con confini interni chiusi, non permetteremo all'Europa di tornare al passato".

BRUXELLES - La Commissione Ue invita a "porre fine" ai controlli alle frontiere interne dello spazio Schengen, misura che dovrebbe essere eccezionale ma che dal 2015 viene regolarmente rinnovata da vari paesi, tra cui Francia e Germania. "Non riesco a immaginare l'Europa con confini interni chiusi, non permetteremo all'Europa di tornare al passato", ha detto il commissario europeo per la Migrazione Dimitris Avramopoulos, a margine del Consiglio dei ministri dell'Interno dell'Ue, a Lussemburgo. 

 

"Vi sono preoccupazioni e alcune sono giustificate - ha spiegato Avramopoulos - ma negli ultimi anni abbiamo garantito maggiore sicurezza. Ed è tempo di mettere fine ai controlli", ha insistito. Sei Paesi dell'area Schengen - Francia, Germania, Austria, Danimarca, Svezia, Norvegia - da tre anni hanno reintrodotto i controlli ad alcuni confini, sulla base di deroghe legali. A inizio ottobre la Francia ha notificato a Bruxelles di voler proseguire per altri sei mesi (fino a fine aprile 2019) e ieri l'Austria ha fatto altrettanto.

 

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