Camorra/ Napoli, sequestrati beni a clan Cennamo per 6 milioni

Camorra/ Napoli, sequestrati beni a clan Cennamo per 6 milioni Nei confronti di Vincenzo Vitale, la 'mente imprenditoriale'

Roma, 21 dic. (Apcom) - Sequestrati dalla polizia beni per sei milioni di euro nei confronti di Vincenzo Vitale, 41enne di Grumo Nevano, in provincia di Napoli, con pregiudizi per tentata estorsione pluriaggravata. L'uomo, attualmente detenuto, rappresenta la mente imprenditoriale del clan Cennamo, potente organizzazione operante nei comuni di Frattamaggiore, Frattaminore, Cardito e Crispano, attiva prevalentemente nel settore delle estorsioni a operatori commerciali e imprenditori.Gli agenti della questura partenopea hanno eseguito i provvedimenti nel periodo marzo-novembre 2009, con la collaborazione di commissariati di Aversa e Frattamaggiore. Il sodalizio è capeggiato dal noto Antonio Cennamo, alias "Tanuccio o' malommo", pluripregiudicato e già in passato elemento di spicco delle storiche organizzazioni camorristiche dei Moccia e dei Pezzella.Si tratta di beni interamente intestati a prestanomi. Sequestrati una lussuosa villetta a S.Arpino, quote societarie di aziende alimentari nell'aversano, beni aziendali, il lussuoso ristorante-pizzeria 'Pink house' a Frattamaggiore, un caffè-pasticceria ad Aversa appena inaugurato, due auto e numerosi rapporti bancari.Il clan aveva costretto, con minacce anche di morte, il commerciante a cedere gratuitamente il ristorante "Luxor Club", in via Biancardi di Frattamaggiore, proprio a Vitale che, evidentemente per operare una prima opera di schermatura, ne ha cambiato la denominazione nell'attuale "Pink house", sottoposto a sequestro.

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