Berlusconi su Wikileaks: Tutto falso. Pd-Idv-Fli: Venga a Copasir

Berlusconi su Wikileaks: Tutto falso. Pd-Idv-Fli: Venga a Copasir "Non festini ma cene. Chi paga ragazze che dicono il contrario?"

Roma, 30 nov. (Apcom) - Domenica ha liquidato la vicenda con una risata. E ieri, nel giorno in cui la bufera Wikileaks travolge la diplomazia americana e il ministro degli Esteri, Franco Frattini, sentenzia che il sito di Julian Assange "vuole distruggere il mondo", Silvio Berlusconi non si mostra molto più suggestionato dalle rivelazioni che lo riguardano: "Non guardo a quello che dicono funzionari di terzo o quarto grado", dice, assicurando di non frequentare i 'wild parties' di cui parlano i file pubblicati sul sito internet di Julian Assange né di sapere cosa siano. Per Pd e Idv quanto pubblicato in rete è la conferma che bisogna voltare pagina, che Berlusconi è inadatto a governare e che deve chiarire la sua posizione davanti al Copasir. Richiesta quest'ultima cui si associano anche i finiani."Una volta al mese offro delle cene nelle mie case, dove tutto avviene in modo corretto, dignitoso ed elegante", argomenta il Cavaliere, oggi a Tripoli per il summit Unione Europea-Unione Africana, tornando ad avanzare l'ipotesi che un mandante paghi certe ragazze per raccontare di presunti "festini" nelle sue case. Intorno a lui fanno quadrato il fido avvocato Niccolò Ghedini e diversi deputati del Pdl che a quelle cene dichiarano di avere avuto "l'onore, il privilegio e il piacere" di partecipare e che oggi fanno quadrato intorno al presidente del Consiglio: Melania Rizzoli, Amedeo Labocetta, Antonio Mazzocchi, Antonio Angelucci e Giancarlo Pittelli. Mentre il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, boccia la richesta di audizione al Copasir: "Non si vede cosa c'entra in questa vicenda".

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