Napolitano 'scuote' governo: Subito le riforme per la crescita

Napolitano 'scuote' governo: Subito le riforme per la crescita Presidente "angustiato" per mancanza condivisione, guarda a Ue

Roma, 19 ott. (TMNews) - Non è certo la prima volta che Giorgio Napolitano mette l'accento sulla necessità di provvedimenti che facciano tornare a crescere l'Italia, nel mirino della crisi economica come gli altri paesi dell'Eurozona. Ma oggi al Quirinale il capo dello Stato coglie l'occasione della cerimonia di consegna delle onorificenze a 25 nuovi Cavalieri del Lavoro per tornare a spronare il governo sull'urgenza di varare "riforme per favorire la crescita e lo sviluppo". Visti i ritardi dell'esecutivo che ha lasciato slittare ancora l'approvazione del decreto sviluppo, il capo dello Stato esprime tutta la sua "angustia" per la mancanza di una "larga condivisione" intorno al tema delle riforme.Un ingrediente necessario, la condivisione, per affrontare la crisi economica. Anche se "le difficoltà" nella ricerca di un'intesa sul da farsi "sono sotto gli occhi di tutti" (come ammetterà poco dopo con i cronisti il premier Silvio Berlusconi, parlando del dl sviluppo), è proprio a "queste difficoltà" che "l'Europa guarda "con preoccupazione", precisa Napolitano.Insomma, non c'è tempo da perdere, la crisi morde e ciascuno deve fare la "sua parte", insiste il capo dello Stato rivolgendosi al mondo delle imprese "che sta facendo molto", ma soprattutto alla "classe politica", e cioè "l'insieme delle forze politiche, innanzitutto il governo, la maggioranza di governo".Il capo dello Stato rivolge lo sguardo agli avvenimenti del 15 ottobre a Roma, si dice "preoccupato" per "la coesione sociale, l'equilibrio democratico e per la convivenza civile", esorta a prestare "attenzione alla protesta pacifica in uno con il rifiuto e il dovere del rigore contro inammissibili violenze".Soprattutto parla di nuovo alla politica, affinchè "disoccupazione e frustrazione giovanile siano al centro delle nostre preoccupazioni". Mentre invece sembra ci si distragga dietro a "calcoli elettorali". Serve "lungimiranza", chiede Napolitano, capacità di guardare "agli interessi comuni di più lungo termine, per l'unità dell'Europa, lo sviluppo mondiale...".Ed è proprio all'Europa che Napolitano riserva un messaggio esplicito: una rassicurazione sulla capacità dell'Italia di risanare il debito pubblico, nonostante quella mancanza di "larga condivisione" notata in seno alle forze di maggioranza e a maggior ragione tra maggioranza e opposizione. Per parlare ai "partner europei", il capo dello Stato anticipa parte del discorso che il 26 ottobre prossimo terrà a Bruges in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico del College d'Europe. "E' giunto il momento di abbattere gradualmente ma a ritmo sostenuto il debito pubblico accumulatosi nel corso dei decenni - sottolinea - Lo stiamo facendo, come indicano i decreti di luglio e agosto; intendiamo farlo senza alcuna incertezza e tergiversazione".

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