Berlusconi: Non ho comprato il silenzio di Lavitola e Tarantini

Berlusconi: Non ho comprato il silenzio di Lavitola e Tarantini 500mila euro sono un quarto di ciò che pago al fisco ogni giorno

Roma, 24 ott. (TMNews) - Silvio Berlusconi giudica "un sospetto infondato e ridicolo" quello di dover comprare il silenzio di Tarantini e Lavitola. Lo dice a Bruno Vespa per il libro "Questo Amore" in uscita il 28 ottobre da Rai Eri - Mondadori."Dopo lo scandalo della sanità a Bari - spiega il premier - Tarantini si ritrovò sul lastrico. Venne da me sua moglie a dirmi che non avevano neppure i soldi per la cena delle loro bambine. Mi commossi. Era molto triste vedere qualcuno che si era conosciuto in una condizione di grande benessere, finito in una situazione così drammatica. Fu così che cominciai ad aiutarli. Poi Lavitola, che conosceva i Tarantini perché accompagnava il figlio alla stessa scuola della loro figlia, fece di testa sua chiedendomi in seguito di rimborsargli quanto aveva anticipato. Infine, qualche mese fa, Tarantini chiese insistentemente di vedermi. Lo incontrai con sua moglie e con Lavitola. Mi disse di voler tornare a fare l'imprenditore e mi chiese di concedergli un finanziamento di 500.000 euro per riprendere, in Sud America, un'attività simile alla precedente e in particolare per la commercializzazione delle protesi, promettendomi che mi avrebbe restituito il finanziamento sino all'ultimo centesimo. Lavitola mi disse che poteva mettergli questa somma a disposizione in Uruguay presso una banca di cui era cliente. Mi sembrò un progetto serio. Mi lasciai convincere e misi a disposizione di Lavitola analoga somma in Italia".Berlusconi ricorda a Vespa "che sta parlando con un signore il cui gruppo versa all'erario, ogni giorno che Dio manda in terra, 2,1 milioni di euro, 4 miliardi al giorno di vecchie lire. Cinquecentomila euro sono un quarto di ciò che paghiamo al fisco ogni giorno, cioè quanto paghiamo ogni due ore di attività. Da quando sono in politica, abbiamo versato al fisco 17.871 miliardi di lire di imposte, 9,2 miliardi di euro. I 500.000 euro vanno valutati in proporzione a queste cifre".

© RIPRODUZIONE RISERVATA