'Grane' Pdl e Tremonti 'rigorista', nuove sfide per Berlusconi

'Grane' Pdl e Tremonti 'rigorista', nuove sfide per Berlusconi Fronda Senato e summit Alfano agitano. Sviluppo, trincea Tesoro

Roma, 28 ott. (TMNews) - Silvio Berlusconi sitrova ancora una volta a dover fare i conti con l'instabilitàdella sua maggioranza di governo.Una lettera di alcuni senatori, ma anche l'eco di una riunione diAngelino Alfano con alcuni ministri che doveva restare riservata,è bastata a complicare ulteriormente un quadro già complesso.Sullo sfondo resta tutta la tensione fra Giulio Tremonti e ilresto dei ministri di fede pidiellina. E già si profila un nuovoduello sul decreto sviluppo.Il ministro dell'Economia, secondo uomini a lui vicini,avrebbe sottolineato l'assoluta sintonia con i verticidel Carroccio. Qualunque lettura che mira ad accreditare unoscollamento non è verosimile, secondo il responsabile di via XXsettembre. Ildiscorso diventa diverso se si parla della mancata firma delministro dell'Economia in calce al documento consegnato alConsiglio europeo. Non serviva, sottolineano alcuni tremontianidoc. Eppure c'è una punta di fastidio e un ragionamento che suonacome un avvertimento nel successivo commento attribuito alsuperministro: il giudizio sulla missiva è positivo perchéesprime rigore.Il Cavaliere, intanto è alle prese con una lettera (non si sa risalente a quando)pensata al Senato da parlamentari del Pdl pronti a chiedergli ungesto di discontinuità attraverso l'allargamento dellamaggioranza. Un passo indietro, nella sostanza, che il premiernon intende accettare. Eppure Beppe Pisanu e Giuseppe Saro, ieri l'altro a cena con altri nove senatori e un deputato (Antonione,anche lui dato vicino alla rottura con via dell'Umiltà), decidonodi lanciare il sasso nello stagno. L'effetto, però, è forsesuperiore alle previsioni. E così a parte l'estensore dellamissiva e pochi altri (Del Pennino), quasi tutti i senatori (daPisanu a Lauro, da Spadoni Urbani a Dini e Orsi, Paolo Amato eSantini) si affrettano a smentire, su carta intestatadell'ufficio stampa del gruppo del Pdl del Senato.Parecchio dibattito (e veleno) interno ha suscitato la notizia diuna colazione di lavoro di Angelino Alfano con diversi ministri,fra i quali Franco Frattini, Raffaele Fitto, Maria Stella Gelminie Mara Carfagna. Alcuni raccontano anche della presenza diMaurizio Lupi e Stefania Prestigiacomo, ma altre fontismentiscono. Di certo c'è che nel summit si è discusso delfuturo, della stagione congressuale, della difficilissimasituazione di Montecitorio, con numeri ballerini che poco fannosperare sulla durata della legislatura. Riferiscono che Alfanonon abbia escluso la possibilità di un ritorno anticipato alleurne, anzi sostenendone alcuni vantaggi.

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