Minori; Federcasalinghe: accoglienza asili nido italiani 11,4%
Milano, 5 mar. (Apcom) - Donneuropee Federcasalinghe dedica la
festa della donna di quest'anno agli obiettivi del protocollo di
Lisbona, firmato dal governo italiano: il raggiungimento
dell`accoglienza infanzia nei nidi al 33% e dell'occupazione
femminile al 60% entro il 2010. L'associazione illustra il quadro
degli asili nido, con la carente capacità di accoglienza e di
strutture: l'Italia secondo l'Istat è all'11,4%. Una media
lontana rispetto all'obiettivo fissato a Lisbona, che stabilisce
per il 2010 che ogni Paese dell`Unione debba avere tanti asili
nido da soddisfare almeno il 33% della domanda.
L`unico capoluogo di regione che supera l'obiettivo di Lisbona è
Bologna con il 35%. Firenze si ferma la 29% quattro punti al di
sotto della soglia stabilita in sede europea. Mentre nella
capitale il tasso di copertura delle domande di asili nido è
fermo al 14%. A Foggia trova posto nell`asilo pubblico un bambino
su cento. A Reggio Calabria, a Nocera Inferiore e Torre
Annunziata, comuni della Campania, uno su cinquanta. A Vittoria
in Sicilia e San Giovanni in Fiore, provincia di Cosenza, tre su
cento. Sugli stessi livelli di Napoli ci sono anche Castelfranco
Veneto, Vimercate (Milano) e Tivoli, in provincia di Roma. Appena
meglio va a Somigliano D`Arco, ma anche a Cesano Maderno, in
Lombardia, Civitanova Marche, Besana in Brianza e Capannori
(Lucca): qui il tasso di copertura è del 5%.
Per quanto riguarda i costi si può fare riferimento a uno studio
dell`Anci. La città di Roma spenderebbe di meno pagando una baby
sitter a ogni bambino: ogni posto in un asilo nido romano costa
15.049 euro l`anno, pari a 1254 euro al mese per dodici mesi. A
Milano, invece, si spende quasi la metà rispetto alla capitale
(7774 euro l`anno). Il capoluogo lombardo può soddisfare il 22%
delle domande. Ancora meno, sempre secondo lo studio Anci,
costano gli asili nido al Comune di Napoli: 5830 euro l`anno pro
capite. Nel capoluogo campano il tasso di copertura delle domande
non vada oltre il 4%. Il record assoluto dell`asilo più salato
spetta però al Comune di Leonforte, 14 mila anime in provincia di
Enna: 15746 euro, ovvero 1312 euro al mese per un anno intero.
I bambini che frequentano i nidi pubblici e privati in Italia
sono 187 mila. Le percentuali più alte si registrano in Emilia
Romagna (29,7 posti ogni 100 piccoli) le più basse in Puglia con
l`1,1%, in Calabria del 2%, in Campania con il 2,6%, in Molise
(4,2 posti ogni 100). In Basilicata la percentuale è del 6,2%, in
Sicilia del 5,6%. Per cercare di colmare l`assenza di servizi
offerti dallo Stato, rispettando gli standard di qualità e
quantità imposti dalle norme Regionali e usando fondi
ministeriali, Federcasalinghe Donneuropee dal 1997 ha costruito
più di 10 realtà di assistenza per l`infanzia da zero a tre anni
in provincia di Venezia e Treviso.