Iran, test su nuovi missili, risposta "distruttiva" a minacce

Iran, test su nuovi missili, risposta "distruttiva" a minacce Possono colpire Israele, parte dell'Ue. Nucleare: "no violazioni"

Roma, 28 set. (Apcom) - Teheran sfida l'Occidente e, dopo l'annuncio sulla creazione di un nuovo sito nucleare a Qom, testa con successo due missili a lunga gittata in grado di colpire Israele, le basi americane in Medio Oriente e parte dell'Europa. Esperimenti che rappresentano "una risposta alle minacce dell'Occidente", ha detto il comandante delle forze aeree dei Guardiani della Rivoluzione, Hossein Salami."Per la prima volta i Guardiani della Rivoluzione hanno testato un missile a due stadi, alimentato con combustibile solido, durante un'esercitazione militare", ha riferito l'agenzia Fars. Si tratta di un missile Sajil, che ha una gittata di 2.000 chilometri e che rappresenta la testimonianza concreta "dell'aumento della capacità strategica e preventiva dell'Iran contro tutte le minacce".La "risposta dell'Iran alle minacce esterne sarà ferma, diretta e distruttiva", ha riferito Salami, commentando la notizia degli esperimenti. Una circostanza che accresce le preoccupazioni degli occidentali, tanto più che l'esperimento giunge a poche ore da analoghi test sui missili a corto raggio Shahab-1 e Shahab-2 e su quello a lunga gittata Shahab-3.Intanto, le autorità iraniane hanno ribadito oggi che la nuova centrale per l'arricchimento dell'uranio a Qom non viola alcuna legge internazionale e che, pertanto, i timori dell'Occidente sono da considerarsi infondati. La nuova centrale, in costruzione vicino a Qom, "non viola alcuna legge internazionale: i paesi occidentali si consegnano a commenti che non sono realisti", ha dichiarato alla stampa il portavoce del ministero degli Esteri, Hassan Ghashghavi.Teheran ha garantito che questo secondo sito nucleare sarà messo sotto controllo dell'Aiea, con la quale fisserà una data per le ispezioni. "Le illazioni (...), la campagna mediatica sono senza fondamento", ha precisato il portavoce, in riferimento alle dichiarazioni di protesta di alcuni leader occidentali, tra cui il presidente americano Barack Obama. "L'Iran è pronto a chiarire tutti gli aspetti della nuova centrale nucleare", ha aggiunto Ghashghavi.La prima occasione sarà rappresentata dal vertice tra Teheran e il gruppo del 5+1, a Ginevra, il primo ottobre. Il ministro francese degli Affari esteri, Bernard Kouchner, che ha parlato di "situazione in via di chiarimento", ha auspicato che l'incontro "possa generare occasioni successive" e "favorire discussioni su ciò che è veramente essenziale, vale a dire lo sviluppo di tutto il programma nucleare" iraniano.

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