Aulla, lavoratori su tetto comune:senza stipendio per la politica

Aulla, lavoratori su tetto comune:senza stipendio per la politica "La crisi non c'entra", in molti a casa con figli e mutuo

Roma, 14 ott. (Apcom) - "Qui la crisi non c'entra niente, non ci fanno lavorare solo per questioni politiche. Per un timbro in più o in meno su una pratica". Giorgio è uno dei circa 20 operai che da questa mattina manifestano sul tetto del Comune di Aulla, in provincia di Massa Carrara. Lunedì scorso, come ogni giorno, hanno raggiunto il luogo di lavoro, l'impresa di recupero e smaltimento di rifiuti Costa Mauro ad Albiano Magra, ma hanno trovato i cancelli sbarrati. Niente lavoro e al via le pratiche per la cassa integrazione dei dipendenti, una sessantina. Il motivo? "La Provincia di Massa Carrara e la Regione Toscana non hanno firmato le autorizzazioni all'azienda per fare il suo lavoro - spiega Giorgio - e il paradosso è che il lavoro c'è, l'azienda non ha problemi economici. Il punto è che le istituzioni vogliono affidare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a aziende pubbliche che sono anche in deficit, soci della Provincia: è una questione di concorrenza politica, ma a pagare siamo noi lavoratori".A rimanere senza lavoro sono infatti persone come Giorgio, ma anche come Riccardo e Roberta, marito e moglie, entrambi dipendenti della Costa Mauro con figli e un mutuo sulla casa da pagare. Anche per loro sono state avviate le pratiche per la cassa integrazione. E come Stefano, due figlie e una moglie da mantenere, o Nicoletta, monoreddito con una figlia all'università alla quale pagare le tasse annuali. "È un anno che triboliamo con questa situazione, con stipendi pagati a metà", continua Giorgio. Stipendi già al limite, sui 1.300 euro al mese."Adesso per noi si fa ancora più difficile, ma il paradosso è che il lavoro c'è. Addirittura potremmo lavorare anche a La Spezia, che è distante pochi chilometri ed è in emergenza rifiuti". Gli operai oggi hanno occupato anche l'ufficio del sindaco di Aulla: "Siamo ancora sul tetto, aspettiamo conferme su un incontro tra Regione, Ato, Provincia di Massa, Comune e Prefetto di La Spezia e Massa che potrebbe esserci domani alle 16 - riferisce Mauro Uberti, della Cisl - Da qui per ora non ci muoviamo, i lavoratori si sono stufati delle promesse".

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