Pd/Bersani: non temo scissioni. Rutelli: Con Casini ma non solo

Pd/Bersani: non temo scissioni. Rutelli: Con Casini ma non solo Rutelli: il Pd ha sprecato un patrimonio

Roma, 26 ott. (Apcom) - Pierluigi Bersani, neoeletto segretario del Pd, era stato fermo nelle sue prime dichiarazioni nel day after delle primarie: "Assolutamente no", aveva risposto a chi gli domandava se temesse scissioni nel partito dopo lasua elezione. "Noi siamo normali - ha spiegato a proposito delconfronto congressuale tra i candidati - in tutti i paesi delmondo i partiti si confrontano al loro interno e il giorno dopovanno avanti con solidarietà e unità".Ma le prime dichiarazioni di Francesco Rutelli non sembrano dare prospettive solide a questi auspici. "In questi due anni - ha detto Rutelli - il Pd ha sprecato unpatrimonio, anziché costruirne uno nuovo. Avremmo dovuto cambiareterreno di gioco, allenatore, squadra, pallone, modulo tattico,perfino i tifosi. Dopo quindici anni era evidente che lo schemadell'Unione era finito. Bisognava cambiare tutto. E invece non ècambiato niente. Il Pd è senza ceti produttivi. Vota per noisoltanto il 13-14 per cento dei piccoli imprenditori. Ne votavanodi più per il vecchio Partito comunista. Siamo senza operai,senza ceto popolare. Il discorso che Veltroni fece nel 2007 alLingotto e una conduzione battagliera della campagna elettoraledel 2008 hanno portato il Pd a conquistare un terzo dei voti. Daallora lo stesso Veltroni si è affidato a un eclettismo senzabaricentro politico, non è mai più arrivata una proposta chiara"."Gli elettori - aggiunge ancora Rutelli - hanno percepitosoltanto un rumore di fondo remoto e confuso. Così, mentreBerlusconi detta l'agenda al paese, nel nostro campo da un lato imoderati sono sempre più attratti da Casini e dall'altro guardanoa Di Pietro, che batte solo su un punto - Berlusconi è unmascalzone - e, se incontra sulla propria strada il presidentedella Repubblica, non risparmia neppure lui. Nemmeno il Pci siera mai sognato di oscillare tra un laicismo fondamentalistaminoritario e un giustizialismo caudillista".GicMAZ

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