Germania, il presunto teschio di Hitler apparterrebbe a una donna

Germania, il presunto teschio di Hitler apparterrebbe a una donna Studioso Usa ha analizzato resti del bunker

Roma, 28 set. (Apcom) - Nuovi dubbi sulla morte di Adolf Hitler. Il presunto teschio del Fuhrer, conservato in Russia apparterrebbe a una donna. Lo rivela oggi il quotidiano britannico "The Sun" precisando che la scoperta è stata fatta da un archeologo statunitense che ha potuto studiare i resti di Hitler conservati negli archivi di stato russi. Fino ad oggi gli storici hanno sempre affermato che il capo del Terzo Reich, 56 anni, si sia suicidato ingerendo prima una pillola di cianuro e poi sparandosi un colpo d'arma da fuoco alla testa, il 30 aprile 1945, nel bunker della cancelleria a Berlino. Quando i soldati dell'Armata Rossa entrarono nell'edificio trovarono i resti bruciati di Hitler, della compagna Eva Braun, 33 anni, e di alcuni generali nazisti e li portarono in Russia. Tra i vari reperti c'era anche parte di un cranio con un foro di proiettile che venne attribuito al Fuhrer. Nel 1970 il Kgb decise di cremare i resti trovati nella cancelleria di Berlino tranne l'osso mandibolare e il frammento della calotta cranica che si supponeva appartenessero ad Hitler.Ma nei mesi scorsi, Nick Bellantoni dell'università del Connecticut, ha avuto il permesso di analizzare i resti recuperati a Berlino nel 1945, tra cui parte del sofa macchiato di sangue che si trovava all'interno del bunker. Lo studioso americano ha scoperto che il frammento del cranio appartiene a una donna molto più giovane di Hitler. "L'osso sembra essere molto sottile, potrebbe appartenere a una donna di età compresa tra i 20 e i 40 anni", ha detto Bellantoni, sottolineando che il frammento di cranio potrebbe essere di una terza persona "perché non c'è nessuna indicazione che Braun si sia sparata o sia stata raggiunta da un colpo d'arma da fuoco".

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