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Martedì 20 Ottobre 2009
Lodo Alfano/ Consulta: Premier non è al di sopra dei ministri
Lodo Alfano/ Consulta: Premier non è al di sopra dei ministri 'Scudo' per 4 più alte cariche crea "evidente disparità trattamento"
Roma, 20 ott. (Apcom) - Il presidente del Consiglio non è al disopra dei ministri: "Non è configurabile una preminenza perchèegli non è il solo titolare della funzione di indirizzo delGoverno, ma si limita a mantenerne l'unità, promuovendo ecoordinando l'attività dei ministri, e ricopre perciò unaposizione tradizionalmente definita di 'primus inter pares'".Nelle motivazioni della sentenza con la quale ha 'bocciato' illodo Alfano la Corte costituzionale replica così al temasollevato dalla difesa del premier nell'udienza del 6 ottobrescorso al Palazzo della Consulta, evidenziando ancora le ragionidell'"accertata violazione del principio di uguaglianza" dello'scudo' per le alte cariche dello Stato giudicatoincostituzionale."Anche la disciplina costituzionale dei reati ministerialiconferma che il Presidente del Consiglio dei ministri e iministri sono sullo stesso piano", scrivono i giudicicostituzionali. E aggiungono come lo stesso valga per presidentidelle Camere e parlamentari: "Non è configurabile unasignificativa preminenza dei Presidenti delle Camere sugli altricomponenti, perché tutti i parlamentari - spiegano - partecipanoall'esercizio della funzione legislativa come rappresentantidella Nazione e, in quanto tali, sono soggetti alla disciplinauniforme dell'art. 68 Costituzione".In un altro passaggio delle motivazioni, 58 pagine depositate ieri sera, della sentenza con cui il 7 ottobre scorso ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dello 'scudo', la Corte spiega che la sospensione dei processi prevista dal 'lodo Alfano' per le quattro più alte cariche dello Stato crea "un'evidente disparità di trattamento di fronte alla giurisdizione". Poichè "è diretta essenzialmente alla protezione delle funzioni proprie dei componenti e dei titolari di alcuni organi costituzionali" c'è "inidoneità della legge ordinaria a disciplinare la materia"."In particolare, la normativa censurata - argomentano i giudici della Consulta nella sentenza firmata dal relatore Franco Gallo - attribuisce ai titolari di quattro alte cariche istituzionali un eccezionale ed innovativo status protettivo, che non è desumibile dalle norme costituzionali sulle prerogative e che, pertanto, è privo di copertura costituzionale. Essa, dunque, non costituisce fonte di rango idoneo a disporre in materia".La Corte - nella sentenza n.262, relatore il giudice Franco Gallo - ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1 della legge n. 124 del 2008, perchè viola gli articoli 3 (uguaglianza dei cittadini davanti alla legge) e 138 (che disciplina la procedura di revisione costituzionale) della Carta.
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