Mafia/Grasso: Ci fu trattativa perchè c'era ricatto

Mafia/Grasso: Ci fu trattativa perchè c'era ricatto "Era un momento terribile. C'è un filo fino all'Olimpico"

Roma, 18 ott. (Apcom) - La trattativa con la mafia nei primi anni'90 c'è stata ed anzi Cosa Nostra aveva capito di poter ricattarelo Stato. A sostenerlo è il procuratore nazionale antimafia PieroGrasso, intervistato dal Tg 3 della sera."Quando Riina dice a Brusca, come lui ci riferisce, che 'si sonofatti sotto' vuol dire che è scattato il meccanismo di ricattonei confronti dello Stato: la strage di Falcone ha funzionato inquesto modo. L'accelerazione probabile della strage di Borsellinopuò allora essere servita a riattivare, ad accelerare latrattativa con i rappresentanti delle istituzioni", dice infattiGrasso.Per il procuratore "il momento era terribile, bisognava cercaredi fermare questa deriva stragista che era iniziata con la stragedi Falcone: questi contatti dovevano servire a questo e ad averedegli interlocutori credibili. Il problema - continua - è di nonriconoscere a Cosa nostra un ruolo tale da essere al livello ditrattare con lo Stato, ma non c'è dubbio che questo primocontatto ha creato delle aspettative che poi ha creato ulterioriconseguenze".In ogni caso dopo l'arresto di don Vito Ciancimino e Riina "lestragi prendono un'altra strada, ma continuano. Io ritengo -conclude Grasso - che ci sia sempre un unico filo che collega lestragi iniziali, come l'omicidio Lima, a tutte le altre, tra cuiquelle mancate dell'attentato all'Olimpico".Sav

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