Mauritania/ Un arresto nel caso dei rapiti italiani

Mauritania/ Un arresto nel caso dei rapiti italiani L'arresto effettuato al confine tra mali e Mauritania

Roma, 22 dic. (Apcom) - Le autorità della Mauritania hanno arrestato un uomo in qualche modo implicato nel sequestro di due cittadini italiani venerdì scorso. Secondo l'agenzia di stampa cinese Xinhua, si tratterebbe del capo della banda ma sul fatto circola anche un'altra e più dettagliata versione. L'agenzia France Presse e un'agenzia on line mauritana rendono noto l'arresto di un "sospetto" che potrebbe aver "collaborato" al sequestro. Il ministero degli esteri italiano mantiene in ogni caso il silenzio stampa.L'uomo arrestato, secondo la versione accreditata dalla France Presse, è un cittadino del "Mali" fermato a Teidatt, alla frontiera tra Mali e Mauritania. L'uomo è sospettato di aver dato appoggio logistico alle "basi di Al Qaida nel Maghreb" e di aver "collaborato al rapimento" degli italiani.Secondo l'agenzia ANI (Agence Nouakchott d'informations) l'uomo avrebbe "confessato di aver collaborato con i rapitori in cambio di una somma di denaro".Secondo la stampa algerina e mauritana i due italiani rapiti, Sergio Cicala e la moglie Philomene Kaboure , dove che sarebbero "con ogni probabilità" stati trasferiti in Mali prigionieri di Abdul Hamid Abu Zeid, importante capo dell'Organizzazione di al Qaida nella terra del Magreb', comandata dell'"emiro del deserto" Yehia Jawadi. Oltre alla coppia italiana, sono in mano a sequestratori nella zona tre spagnoli e un francese.

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