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Mercoledì 14 Ottobre 2009
Riforme/ Fini: Possibili e necessarie ora ma con larghe intese
Riforme/ Fini: Possibili e necessarie ora ma con larghe intese In agenda Senato regioni, riduzione parlamentari, forma Governo
Francoforte, 14 ott. (Apcom) - Riforme istituzionali ecostituzionali "in questa legislatura, ripartendo subito, sonopossibili e necessarie" perché "vi sono molti temi su cuil'istruttoria è a buon punto" e "sono assolutamente possibililarghe intese ed ampia maggioranza". Il presidente della CameraGianfranco Fini, da Francoforte dove oggi ha inaugurato ilpadiglione italiano alla Fiera del libro, indica con precisione echiarezza la necessità di riavviare la stagione delle riforme,rinnovando convinzione e determinazione, unite a "un ragionevoleottimismo" sulla loro realizzazione "grazie ad intese di largamaggioranza che evitino il ricorso al referendum previstodall'articolo 138" della Costituzione e partendo dai temi cheuniscono maggioranza ed opposizione.Fini, incontrando la stampa nella città tedesca, sottolinea inparticolare come "riduzione drastica del numero dei parlamentari"insieme a "completa attuazione del federalismo, sia sotto ilprofilo fiscale che con la costituzione del Senato delle regioniche ponga fine al bipolarismo perfetto" ed anche "un nuovoequilibrio - ma sottolineo equilibrio - fra Governo e Parlamento,sono temi sui quali è ragionevole ritenere possibile realizzarelarghe intese"."Il Paese - sottolinea Fini - ha sicuramente bisogno di riformeurgenti delle istituzioni: ne ha bisogno ora. E ha bisogno che,possibilmente, siano stabili e durino nel tempo. Le procedure direvisione della Costituzione sono, e non possono che essere,quelle stabilite dall'articolo 138 della nostra Carta. Il chesignifica - afferma in risposta alle domande sulla posizione piùintransigente di Berlusconi in materia di riforme - che pensaredi fare le riforme solo con i voti della maggioranza èperfettamente legittimo, salvo poi essere consapevoli di esporsialla possibilità del referendum. Ma, politicamente, io credo chesia stata l'esperienza recente di questi ultimi anni in cuiabbiamo visto riforme della Costituzione fatte così, adimostrarci che politicamente le riforme della Costituzione vannorealizzate con larghe intese, impedendo in questo modo ilprobabile ricorso al referendum".Tor/Sar
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