Black friday online e negozi chiusi
«Opportuno posticipare come in Francia»

L’esposto di Confesercenti ad Antitrust sul Black friday online in programma per il 27 novembre.

«Siamo di fronte ad una distorsione gravissima della concorrenza, che dobbiamo correggere al più presto». Confesercenti presenta un esposto all’Antitrust sulla disparità di condizioni venutasi a creare tra negozi e operatori dell’e-commerce. «Il problema non è impedire le vendite via web, ma la necessità non più differibile di garantire un mercato realmente concorrenziale, nel rispetto del pluralismo distributivo. A maggior ragione nella situazione attuale, che vede le imprese di vicinato chiuse per scelta amministrativa, con un’ulteriore alterazione delle condizioni a danno delle attività più deboli ed in difficoltà. Governo e Garante della Concorrenza devono intervenire».

«La situazione di sofferenza delle imprese del commercio - scrive ora Confesercenti nell’esposto - è ulteriormente aggravata dalla sperequazione delle condizioni che si realizzano tra negozi “fisici” e commercio online: mentre l’attività dei primi è sospesa tout court, il canale delle vendite web, la cui attività non solo è consentita, ma promossa dagli interventi normativi anti-covid, di fatto agisce ed opera in condizioni di monopolio, trasferendo, inoltre, all’estero una parte importante della ricchezza generata dagli acquisti realizzati on line».

L’associazione lancia un appello anche al governo. «In Francia - scrive in una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte - si è già intervenuti sulla questione. E dopo la moral suasion del Governo, sia la grande distribuzione organizzata sia Amazon hanno accettato di posticipare la data del Black Friday al 4 dicembre, poco dopo la prevista riapertura dei negozi indipendenti. Una soluzione a nostro avviso opportuna, che dà a tutte le forme di distribuzione una chance di competere per il Black Friday, ormai diventato uno degli eventi commerciali più importanti dell’anno. E che, se fosse applicata anche in Italia, avrebbe un grande valore per le piccole imprese, anche simbolico, permettendo loro di recuperare un po’ di fiducia».

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