Carburante, salasso festivo
Per Pasqua prezzi in salita

Con l’arrivo delle vacanze di Pasqua il prezzo del carburante torna puntualmente a salire. Le compagnie petrolifere hanno ritoccato in eccesso i prezzi alla pompa facendo storcere il naso agli automobilisti.

La strategia delle compagnie petrolifere è ormai ben chiara e studiata nei minimi dettagli da qualche anno a questa parte, prova ne è il fatto che già avevamo raccontato nei nostri bilanci periodici questo picco verso l’alto sotto le feste, l’ultimo in occasione dello scorso Ferragosto.

Come sempre sono i numeri a mettere ordine e a chiarire meglio la situazione: stando a dati resi noti dal Centro Studi Promotor il prezzo medio della benzina nei sette giorni precedenti alla Settimana Santa ha toccato su tutto il territorio nazionale quota 1,407 euro/litro contro 1,391 della settimana precedente. Stessa sorte anche per il gasolio, il cui incremento però è stato lievemente inferiore poiché si è passati da 1,230 euro/litro a 1,243 da una settimana all’altra. Come di consueto, la reazione dei gestori di pompe di carburante è molto seccata in quanto a rimetterci in tutta questa situazione non sono solo i consumatori, ma i gestori stessi: «Ormai è diventata una prassi – ha osservato Giuseppe Milazzo, presidente del Gruppo gestori impianti stradali di carburante Ascom – non appena si avvicina un periodo di festa il costo del carburante cresce, senza preavviso. Gli esperti avevano già messo in previsione che questo potesse accadere ancor prima che i prezzi effettivamente salissero, perché la strategia è consolidata». Il tutto mentre il prezzo del petrolio continua a calare anche in maniera vistosa, ma questo è diventato un dato paradossalmente poco rilevante in quanto il calo del greggio non comporta più una diminuzione adeguata del prezzo del carburante.

Detto questo, va comunque rilevato che un calo del costo di un pieno c’è stato nel corso del 2015 tanto che, stando ancora a dati raccolti dal Centro Studi Promotor, gli italiani hanno risparmiato 7,1 miliardi rispetto ai dodici mesi precedenti, nonostante i consumi abbiano fatto registrare un incremento dello 0,9%.

© RIPRODUZIONE RISERVATA