Covid, nella Bergamasca dopo 10 settimane la curva cala. Ats: «La situazione resta delicata»

I dati del monitoraggio Ats per la settimana 12-18 gennaio. Tasso d’incidenza di 1.866 nuovi casi per 100 mila abitanti. Ats: «Il decremento permette di ipotizzare il raggiungimento del plateau della curva epidemica, ma sempre nella consapevolezza che la situazione rimane delicata per i tassi di incidenza ancora alti in termini assoluti». Quattro comuni senza nuovi contagi.

«Il tasso di incidenza nella settimana 12-18 gennaio 2022 è pari a 1.866 nuovi casi per 100.000 abitanti (ovvero 18,66 per 1.000, nella metrica utilizzata a livello di singoli comuni) determinando, dopo ben dieci settimane, un decremento della curva epidemica , così come rilevato dal confronto con le settimane precedenti (progressivamente, 2.291 nuovi casi per 100.000 abitanti la settimana scorsa, 1.708 di quella precedente ancora, 584 tre settimane fa e 188 di un mese fa)». È quanto si legge nel monitoraggio settimanale dell’Ats di Bergamo.

Lo scostamento rispetto alla precedente settimana, rileva l’Ats, «è pari a –4.742 nuovi casi (-18,4%) rispetto a +6.543 (+34,1%) della scorsa settimana, +12.619 (+192,7%) di due settimane fa, +4.435 nuovi casi (+209,8%) di tre settimane or sono, +909 (+75,4%) di un mese fa. Nella settimana osservata, la media settimanale dei casi incidenti passa da 3.673 della scorsa settimana a 2.996». «La scorsa settimana – si legge ancora nel report – si era evidenziato il cambiamento relativo alla crescita della curva, che presentava un incremento di natura lineare e non più esponenziale come nelle 4 settimane precedenti ; si affermava, inoltre, la necessità, prima di poter affermare un reale raffreddamento della curva, di verificare l’effetto della riapertura delle scuole, nonché la diminuzione della richiesta di tamponi che, apparentemente, si iniziava a rilevare. Il decremento rilevato nella settimana osservata permette di ipotizzare il raggiungimento del plateau della curva epidemica, ma sempre nella consapevolezza che la situazione rimane delicata per i tassi di incidenza ancora alti in termini assoluti».

Anche questa settimana nessun Ambito Territoriale risulta essere Covid free, «ma tutti presentano un decremento dei tassi di incidenza , tranne l’Ambito della Valle Brembana che evidenzia un leggero incremento». I territori con tassi di incidenza superiori alla media provinciale risultano essere l’Ambito di Valle Imagna e Villa d’Almè (2.212 casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab.), Alto Sebino (2.070 per 100000 ab.), Seriate (2.026) e Monte Bronzone-Basso Sebino (2.005), Valle Seriana (1.925), Valle Brembana (1.923) e Treviglio (1.919). Gli Ambiti con i tassi inferiori alla media provinciale sono Grumello del Monte (1.475 nuovi casi negli ultimi 7 giorni per 100.000 ab.) Valle Seriana Superiore-Valle di Scalve (1.502) e Bergamo (1.770). I Comuni con zero nuovi casi sono 4: Azzone, Mezzoldo, Valleve, Vedeseta. Ricordiamo che settimana scorsa era solo uno (Averara).

Dall’8 gennaio e fino al 15 giugno 2022, ricorda l’Ats, «è stabilito l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto i 50 anni di età. Dal 15 febbraio 2022 tutti i lavoratori over 50 del settore pubblico e privato soggetti all’obbligo vaccinale, per accedere al luogo di lavoro devono possedere e sono tenuti ad esibire il green pass rafforzato , ossia la certificazione verde Covid-19 rilasciata esclusivamente a seguito di vaccinazione (ciclo primario e dose booster) o avvenuta guarigione. I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti alla verifica del green pass rafforzato (app Verifica C-19 e altre funzionalità di verifica previste dalla legge) da parte dei lavoratori soggetti all’obbligo vaccinale». «Come ribadito anche dall’Istituto Superiore di Sanità – sottolinea l’Ats –, una più elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a contenere l’impatto dell’epidemia anche sostenuta da varianti emergenti».

L’Ats evidenzia anche «come nelle persone vaccinate con ciclo completo (e ancora in misura maggiore per quelle con la dose booster), rispetto a quelle non vaccinate, nelle varie fasce d’età venga a ridursi l’incidenza di contagio (per una quota pari al 65,5-76,1%) e soprattutto di malattia grave (per una quota pari all’82,9-93,3% per ricoveri ordinari e dell’89,9-97,1% per le terapie intensive) e decesso (per una quota pari al 78,9-96,7%) , come ben documentato dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità e da numerosi altri studi italiani ed internazionali».

In provincia di Bergamo, al 17/01/2022, risultano non aver ancora iniziato il ciclo vaccinale, tra i 50 ed i 69 anni di età, ben 31.804 persone . «Questo bacino di popolazione rappresenta un elemento di criticità importante per lo stato di salute della popolazione bergamasca, in quanto è composto in grandissima misura da popolazione attiva dal punto di vista lavorativo. In sintesi, si ricorda che, pur a fronte del rilevato decremento dei numeri assoluti di casi incidenti e dei relativi tassi negli ultimi 7 giorni rispetto alla settimana precedente, che fanno intravvedere un importante spiraglio di ottimismo, la situazione rimane delicata, tenuto conto dell’importante presenza, nel nostro Paese e sul nostro territorio, della variante Omicron e del permanere della variante Delta. Pertanto, rimane fondamentale: 1. per chi ancora non è vaccinato, sottoporsi al vaccino, superando le resistenze ed i dubbi, avvalendosi di fonti scientifiche accreditate per avere informazioni scientificamente corrette sugli stessi; 2. per chi ha completato il ciclo vaccinale con la seconda dose , e rientra tra i target che possono accedere alla terza dose, di sottoporvisi tempestivamente in modo da mantenere l’adeguato livello di copertura immunitaria. 3. per i genitori di bimbi di età compresa tra i 5 e gli 11 anni che hanno dubbi o timori riguardo al vaccino rivolto a questo target, di parlarne con il proprio pediatra o di consultare il sito dell’Istituto Superiore di Sanità che, alla pagina Vaccinazione anti covid ai bambini: cosa sapere, riporta tutto ciò che c’è da sapere e offre risposte alle domande più frequenti, mettendo anche a disposizione materiale utilizzabile per poter affrontare con maggior cognizione e con più tranquillità la scelta di vaccinare il proprio bimbo».

«Da ultimo, non per importanza, si ricorda che l’uso delle mascherine, in particolare delle FFP2, rappresenta la principale barriera fisica indicata per ridurre le probabilità del contagio , la prima contromisura efficace, insieme al rispetto delle misure di distanziamento, soprattutto a fronte di una variante che si trasmette facilmente come la Omicron».

Su L’Eco di Bergamo in edicola giovedì 20 gennaio dati e analisi comune per comune.

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