Covid, l’incidenza nella Bergamasca sale a quota 1.708. Nell’Isola il tasso più alto

Il monitoraggio dell’Ats per la settimana 29 dicembre 2021 – 4 gennaio 2022: il tasso d’incidenza provinciale è di 1.708 nuovi casi per 100.000 abitanti. I territori con valori più alti, superiori alla media provinciale, sono l’Ambito dell’Isola bergamasca a quota 1.988, quello di Seriate a 1.923, quello della Valle Imagna e Villa d’Almè a 1.902 e quello di Bergamo a 1.898. Solo cinque comuni senza nuovi contagi, tutti nelle valli.

Il tasso di incidenza nella settimana 29 dicembre 2021 – 04 gennaio 2022 è pari a 1.708 nuovi casi per 100.000 abitanti (ovvero 17,08 per 1.000, nella metrica utilizzata a livello di singoli comuni) e «ha subito un ulteriore importante incremento, confermando la crescita della curva epidemica rilevata già le diverse settimane (progressivamente, 584 nuovi casi per 100.000 abitanti la settimana scorsa , 188 quella precedente, 107 due settimane fa e 79 tre settimane or sono, fino ai 65 di un mese fa)». È quanto si legge nel monitoraggio settimanale dell’Ats di Bergamo.

Lo scostamento rispetto alla precedente settimana «è particolarmente rilevante - scrive l’Agenzia di tutela della salute – ed è pari a +12.619 (+192,7%) , contro i +4.435 nuovi casi (+209,8%) della scorsa settimana, i +909 (+75,4%) di due settimane fa, + 319 (+36%) di tre settimane fa e i +156 (+21,4%) di un mese fa».

Il numero di Comuni con zero casi incidenti negli ultimi sette giorni «è ulteriormente sceso ed è pari a 5 (2,1% del totale dei comuni della provincia) contro i 14 (5,8%) della scorsa settimana, i 53 (21,8%) di due settimane fa, i 74 (30,5%) di tre settimane fa e i 91 (37,4%) di un mese fa». Nel dettaglio, i comuni senza nuovi contagi sono Foppolo, Oltressenda Alta, Piazzatorre, Valnegra e Vedeseta.

Nessun Ambito Territoriale risulta essere Covid free. Tutti gli Ambiti hanno visto importanti incrementi dei tassi di incidenza sui 7 giorni monitorati rispetto alla settimana precedente. I territori con tassi di incidenza più alti, superiori alla media provinciale, risultano essere l’Ambito di Isola bergamasca (1.988 casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab contro i precedenti 648), quello di Seriate (1.923 contro i 800 la scorsa settimana), Valle Imagna e Villa d’Almè (1.902 contro i precedenti 603) e Bergamo (1.898 contro i 739 della precedente settimana).

Gli Ambiti con i tassi più bassi e inferiori alla media provinciale , seppur incrementati anch’essi rispetto alla settimana precedente, sono: Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve (917 nuovi casi negli ultimi 7 giorni per 100.000 ab. contro i 363 di una settimana fa), Valle Brembana (1.114 contro i precedenti 454).

Tra i comuni con i tassi più alti di incidenza settimanale l’Ats evidenzia Castel Rozzone (92 nuovi casi negli ultimi 7 giorni, con un tasso pari a 3.270 ogni 100.000 residenti , ossia 37,7 ogni 1000 ab), Sotto il Monte Giovanni XXIII (123 nuovi casi negli ultimi 7 giorni, con un tasso pari a 2.760 ogni 100.000 residenti, pari a 27,6 ogni 1000 ab), Solza (56 nuovi casi negli ultimi 7 giorni, con un tasso pari a 2.710 ogni 100.000 residenti, 27,1 ogni 1000 ab), Carvico (125 nuovi casi negli ultimi 7 giorni, con un tasso pari a 2.660 ogni 100.000 residenti, 26,6 ogni 1000 ab).

«Vi sono comuni – si legge nel report dell’Ats – quali Cusio (9 nuovi casi negli ultimi 7 giorni, tasso pari a 40,9 per 1.000 ab.), Parzanica (10 nuovi casi e un tasso pari 29,9 per 1.000 ab.), Fonteno (16 nuovi casi negli ultimi 7 giorni, tasso pari a 28,4 per 1.000 ab.), Adrara San Rocco (23 nuovi casi negli ultimi 7 giorni, tasso pari a 27,9 per 1.000 ab.) che presentano tassi di incidenza elevati, pur a fronte di un numero di casi incidenti più contenuto, a causa del basso numero di abitanti, inferiore alle 1.000 unità».

«In sintesi, i dati dimostrano la notevole crescita della circolazione virale legata sia per la crescente espansione della variante omicron, molto contagiosa, sia per all’aumento dei contatti sociali nel periodo delle festività. Il più contenuto numero di ricoveri in rapporto ai casi positivi, rispetto alle precedenti ondate, è verosimilmente legata a vari fattori: identificazione di un maggior numero di casi, aumento delle coperture vaccinali e delle terze dosi, aumento del numero delle persone guarite e numero elevato di casi nella fascia 0-11, che le attuali evidenze indicano come meno soggetta a forme severe di malattia».

«Si ricorda sempre, come già evidenziato dal recente studio del Servizio Epidemiologico dell’Ats di Bergamo, come anche a livello locale, in linea con quanto riscontrato da altri studi nazionali ed internazionali, i l rapporto tra positivi e tamponi molecolari diagnostici effettuati sia ampiamente superiore nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo, ossia i non vaccinati presentano livelli di positività ben superiori ».

«Come ribadito anche dall’Istituto Superiore di Sanità e come poc’anzi citato, una più elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni , il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a contenere l’impatto dell’epidemia anche sostenuta da varianti emergenti.

L’Ats evidenzia inoltre, «come nelle persone vaccinate con ciclo completo (più con l’eventuale dose di richiamo), rispetto a quelle non vaccinate, nelle varie fasce d’età si riduca l’incidenza di contagio (per una quota pari al 65,5-76,1%) e soprattutto di malattia grave (per una quota pari all’82,9-93,3% per ricoveri ordinari e dell’89,9-97,1% per le terapie intensive) e decesso (per una quota pari al 78,9-96,7%), come ben documentato dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità».

«Si ricorda, come a fronte dell’evidente impennata della curva epidemica anche a livello locale, favorita anche dalla rapida e progressiva diffusione della variante omicron nel nostro Paese, ampiamente sottostimata a causa un sequenziamento che interessa solo chi viene sottoposto a tampone molecolare, diviene ancora più importante: 1. per chi ancora non è vaccinato, di sottoporsi al vaccino, superando le resistenze ed i dubbi, avvalendosi di fonti scientifiche accreditate per avere informazioni scientificamente corrette sugli stessi; 2. per chi ha completato il ciclo vaccinale con la seconda dose e rientra tra i target che possono accedere alla terza dose di sottoporvisi tempestivamente in modo da mantenere l’adeguato livello di copertura immunitaria. 3. per i genitori di bimbi 5 – 11 anni che hanno dubbi o timori riguardo al vaccino rivolto a questo target, di parlarne con il proprio pediatra o di consultare il sito dell’Istituto Superiore di Sanità che, alla pagina Vaccinazione anti covid ai bambini : cosa sapere, riporta tutto ciò che c’è da sapere e offre risposte alle domande più frequenti, mettendo anche a disposizione materiale utilizzabile per poter affrontare con maggior cognizione e con più tranquillità la scelta di vaccinare il proprio bimbo».

Su L’Eco di Bergamo in edicola il 6 gennaio dati e analisi comune per comune.

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