Covid, sale l’incidenza. I Comuni bergamaschi senza contagi passano da 107 a 91

Il monitoraggio dell’Ats di Bergamo per la settimana 1-7 dicembre: tasso d’incidenza da 65 a 79. I territori con tassi di incidenza più alti, superiori al tasso provinciale, risultano essere gli Ambiti di Bergamo, Seriate, Valle Brembana e Isola Bergamasca

Il tasso di incidenza, nella settimana 01- 07 dicembre 2021, è pari a 79 nuovi casi per 100.000 abitanti (ovvero 0,79 per 1.000, nella metrica utilizzata a livello di singoli comuni), «confermando la tendenziale crescita della curva epidemica rilevata già le scorse settimane (65 nuovi casi per 100.000 abitanti verso i 57 di quella precedente, i 40 di due settimane fa e i 26 di tre settimane or sono)». È quanto si legge nel monitoraggio settimanale dell’Ats di Bergamo. Lo scostamento rispetto alla precedente settimana è pari a + 156 (21,4%) contro i +95 (15%), della scorsa settimana, i +186 (+41,4%) di due settimane fa, i +154 (+52,2%) di tre settimane fa e i +116 (+64,8%) di un mese fa.

Il numero di Comuni con zero casi incidenti negli ultimi sette giorni è pari a 91 (37,4%) contro i 107 (44,0%) della scorsa settimana , i 123 (50,6%) di due settimane fa, i 130 (53,5%) di tre settimane fa e i 146 (60,1%) di un mese fa.

Anche nella settimana osservata, rileva l’Ats, come nelle ultime precedenti, nessun Ambito Territoriale risulta essere Covid free . Tutti gli Ambiti hanno visto un incremento del tasso di incidenza sui 7 giorni, ad esclusione di quelli di Bergamo e di Dalmine che si sono mantenuti stabili rispetto alla settimana precedente. I territori con tassi di incidenza più alti, superiori al tasso provinciale, risultano essere gli Ambiti di Bergamo, Seriate, Valle Brembana e Isola Bergamasca , rispettivamente con 125, 113, 98 e 93 per 100.000. Gli Ambiti con i tassi più bassi sono Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve e Alto Sebino, rispettivamente con 45 e 49 nuovi casi per 100.000 (il tasso provinciale, come detto, è pari a 79 per 100.000).

«Nell’ultima settimana – spiega l’Ats – sono in particolare alcuni comuni delle Valli Brembana e Seriana Superiore e Valle di Scalve a presentare tassi di incidenza elevati . Tra questi, Oltre il Colle con 16 nuovi casi negli ultimo 7 giorni e un tasso pari a 15,9 ogni 1.000 residenti che ha visto da subito l’avvio di una stretta collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria/Dips di Ats Bergamo nella definizione e attuazione di azioni di contenimento, sorveglianza e prevenzione».

«Le due situazioni portate all’attenzione nelle scorse settimane per gli elevati tassi di incidenza, Cologno al Serio e Paladina, confermano il trend di normalizzazione già rilevato la scorsa settimana, sempre grazie all’importante lavoro congiunto di sorveglianza e prevenzione che ha visto coinvolti il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria/Dips di Ats Bergamo, le rispettive amministrazioni comunali e le scuole interessate ai focolai, nonché grazie alla responsabilità dei cittadini e delle famiglie».

«I dati di incidenza a livello provinciale (come detto, pari a 79 per 100.000) si mantengono al di sotto della media nazionale . L’ultimo Report dell’Istituto Superiore di Sanità, infatti, evidenzia un tasso di incidenza settimanale a livello nazionale pari a 140 per 100.000 abitanti (22/11/2021 – 28/11/2021)».

Il quadro epidemico a livello provinciale «pur mantenendosi su livelli di criticità inferiori rispetto ad altre province lombarde , grazie anche ai sempre più elevati livelli di copertura vaccinale a livello provinciale - l’89,6% della popolazione dai 12 anni in su (popolazione target) si è sottoposta ad almeno la prima dose di vaccino, una quota pari all’ 87.2% ha completato il ciclo vaccinale (prima e seconda dose) e il 19%, di coloro che ad oggi possesso dei requisiti, ha ricevuto la terza dose – evidenzia come la diffusione del virus stia continuando a crescere».

«Si ricorda sempre, come già evidenziato dal recente studio del Servizio Epidemiologico dell’Ats di Bergamo, come anche a livello locale, in linea con quanto riscontrato da altri studi nazionali ed internazionali, il rapporto tra positivi e tamponi molecolari diagnostici effettuati sia ampiamente superiore nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo, ossia i non vaccinati presentano livelli di positività ben superiori. Questa evidenza rimarca l’importanza: 1. per chi ancora non è vaccinato, di sottoporsi al vaccino , superando le resistenze e avvalendosi di fonti scientifiche accreditate per avere informazioni scientificamente corrette sugli stessi; 2. per chi ha completato il ciclo vaccinale con la seconda dose e rientra tra i target che possono accedere alla terza dose di sottoporvisi in modo da mantenere l’adeguato livello di copertura immunitaria».

L’Ats ricorda che «possono prenotare la dose booster del vaccino anti Covid-19 tutti i cittadini che hanno compiuto almeno 18 anni che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 5 mesi (150 giorni) , che essa è particolarmente raccomandata ai cittadini con elevata fragilità, cittadini trapiantati e immunocompromessi e che è obbligatoria per gli operatori sanitari e sociosanitari».

«Si ricorda, inoltre, anche a fronte dei segnali di crescita della diffusione del virus anche a livello locale, come gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus, sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità, siano rappresentati da: 1. una sempre più elevata copertura vaccinale e dal completamento dei cicli di vaccinazione; 2. la garanzia di un capillare tracciamento dei casi, anche attraverso la collaborazione attiva dei cittadini, per realizzare il contenimento dei nuovi contagi; 3. il mantenimento di un’elevata l’attenzione , finalizzata ad applicare e rispettare i comportamenti raccomandati per limitare la circolazione virale (in particolare sul distanziamento sociale e sull’utilizzo dei mezzi di protezione individuale -mascherina chirurgica, lavaggio delle mani, etc., in famiglia e nelle situazioni extra-famigliari, per quanto è correlabile ai trasporti ed ai luoghi pubblici, nonché ad altre situazioni in cui aumenta il rischio di contagio, quali eventi di gruppo, mense, bar, ristoranti, negozi, etc».

Su L’Eco di Bergamo in edicola mercoledì 8 dicembre tutti i dati e l’analisi Comune per Comune.

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