Tamponi antigenici rapidi in farmacia
Accordo con la Regione Lombardia

Test Covid, la vicepresidente Moratti: «Un importante contributo al contrasto della pandemia. E rappresenta un ulteriore esempio di collaborazione tra gli attori in campo in questa lotta». La Regione riconoscerà alle farmacie 12 euro (Iva esclusa) per ogni test rapido effettuato.

La Giunta della Regione Lombardia, su proposta del vicepresidente ed assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha approvato un accordo con le farmacie lombarde per l’esecuzione di tamponi antigenici rapidi. «Si tratta – spiega Moratti - di un importante contributo al contrasto della pandemia. E rappresenta un ulteriore esempio di collaborazione tra gli attori in campo in questa lotta».

La direzione generale Welfare ha raggiunto nei giorni scorsi infatti un’intesa in tal senso con Federfarma Lombardia, Assofarm/Conservizi Lombardia e la Federazione regionale Ordini dei Farmacisti. «Ribadisco – spiega Letizia Moratti – quanto è importante il ruolo che le farmacie svolgono anche in qualità di farmacia dei servizi. L’obiettivo dell’accordo risponde all’esigenza di aumentare la capacità di testing nello screening della popolazione asintomatica su tutto il territorio regionale, ampliando la fruibilità e l’accessibilità al test antigenico ai cittadini, sia in ambito Ssr (in particolari popolazioni) che in ambito privatistico/extra Ssr. Le modalità operative del servizio saranno definite con successiva delibera.

Regione riconoscerà alle farmacie 12 euro (Iva esclusa) per ogni test rapido effettuato. Un compenso comprensivo dei costi per l’approvvigionamento dei materiali di consumo, dei dispositivi di protezione individuale e della remunerazione del servizio. Un’attività che viene imputata al capitolo attività istituzionali delle Ats e Asst per il 2021, che ha una dotazione fino a 1.197,5 milioni di euro, di cui fino a 116,7 milioni di euro destinate alle attività di prevenzione legate al Piano nazionale vaccini, tamponi Covid e screening oncologici.

«Controllo, prevenzione e collaborazione – conclude la vicepresidente della Regione Lombardia - devono continuare a rappresentare dei punti chiave nel contrasto al virus. L’obiettivo che ci proponiamo è di fare quanto prima possibile ritorno a una “vita normale” e alla ripresa delle attività quotidiane che abbiamo per troppo tempo sospese».

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