Dopo le nozze, invitati divisi in tre feste
Tre party distinti per amici e parenti

Lei bergamasca e lui di Faenza. Una coppia di sposi della provincia di Forlì-Cesena lo ha fatto davvero: per non rinunciare all’ultimo alla festa di nozze ha dilazionato gli invitati in tre feste diverse.

«Per tutta la prossima settimana abbiamo in programma piccole cene con qualche invitato che non è riuscito a rientrare nei numeri previsti per i tre ricevimenti. Non c’era altro modo. Con un po’ di fantasia lo abbiamo chiamato ”un matrimonio itinerante”», raccontano gli sposi.

Sono Chiara, bergamasca, e Vincenzo, di Faenza: i due si sono sposati lo scorso weekend dopo aver rinviato le nozze previste il 14 marzo, in pieno lockdown, e hanno deciso di spalmare gli 88 invitati in più ricevimenti per rispettare il numero massimo di 30 invitati introdotto dal Dpcm del 13 ottobre. «Siamo felici di esserci ritrovati tutti per questa occasione di gioia, dopo i mesi bui e drammatici dell’emergenza, che, dalle mie parti - ha detto la sposa - è stato davvero duro. Qualcuno non è riuscito a esserci perché attualmente in quarantena, o perché colpito dal lutto per qualche familiare. Per fortuna ci sono le videochiamate, a farci sentire comunque vicini».

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