Federconsumatori: «Bene i test gratis
Ma qual è l’iter per chi risulta positivo?»

Federconsumatori apprezza l’indagine seriologica gratuita del Comune di Bergamo, ma pone anche una serie di interrogativi.

«Il comune di Bergamo ha promosso un’indagine sierologica gratuita per 50.000 cittadini di età compresa tra i 18 e i 64 anni che si vogliano sottoporre volontariamente al test. Di fatto assistiamo a un servizio della massima importanza finalizzato a monitorare e prevenire l’eventuale ripresa e il diffondersi dell’epidemia da coronavirus in corso».

«Federconsumatori apprezza l’impegno, anche economico, che l’iniziativa comporta e auspicherebbe che tutti i cittadini aderissero per “senso civico” all’indagine. Il condizionale è legato alla domanda di chiarezza su quale sia il percorso previsto successivamente al test per coloro i quali dall’esame sierologico risultassero possibili portatori di virus».

«Ad oggi sappiamo soltanto che chi risultasse positivo dovrebbe essere sottoposto a tampone e avere il risultato dell’ulteriore esame entro 6 giorni. Nel frattempo l’asintomatico sarà autorizzato a “circolare” tranquillamente o dovrà mettersi in quarantena preventiva? Quanto tempo si prevede occorra per effettuare i tamponi successivi al primo positivo? Da chi saranno eseguiti? A carico di chi?»

«I conviventi dei “positivi” al tampone saranno a Loro volta sottoposti a tampone? Con quale tempistica? Nell’attesa dovranno mettersi in quarantena? Medesima riflessione per i colleghi di scuola, di lavoro, di palestra, ecc… L’eventuale quarantena di un intero nucleo famigliare sarà senza distinzione applicata anche a chi risultasse negativo al tampone?»

«I sintomatici “positivi” e i loro congiunti, amici, parenti con i quali sono stati in contatto a chi dovranno e potranno rivolgersi per avere assistenza e indicazioni sul comportamento da tenere e sulle eventuali cure da fare? Federconsumatori ritiene si tratti di domande legittime, alle quali chi ci governa e amministra debba dare risposte chiare, comprensibili e responsabili».

Federconsumatori Bergamo

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