Fiera di Sant’Alessandro da record
In 50mila, mantenuto l’effetto Expo - Foto

Con ingressi record nella giornata inaugurale e in quella conclusiva di domenica, la rassegna regionale dedicata alla filiera agroalimentare bissa l’ottimo risultato dello scorso anno influenzato positivamente dall’Expo milanese.

Grande qualità degli operatori e forte interesse del pubblico per il format unico nel suo genere, che affianca alla ricca parte esposta un nutrito calendario di eventi collaterali. Complimenti per l’ottima riuscita della manifestazione anche dal ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, che, in visita domenica alla manifestazione, ha raccolto in presa diretta il sentiment degli operatori.

Che bella la Fiera di Sant’Alessandro! È uno dei tanti commenti positivi raccolti tra il pubblico durante le tre giornate andate in scena alla Fiera di Bergamo con protagonista lo storico appuntamento organizzato da Bergamo Fiera Nuova e Promoberg dedicato alla filiera agroalimentare. In conferenza stampa gli organizzatori avevano osservato che il ripetere l’ottimo risultato dello scorso anno (50 mila visitatori) arrivato sulla scia dell’Expo milanese, sarebbe stato straordinario. Allora diciamolo, la Fiera di Sant’Alessandro anche quest’anno è stata straordinaria, perché al termine delle tre giornate il risultato del 2015 è stato bissato: ancora 50mila le persone, arrivate in gran parte da tutta la Bergamasca (ma con numeri in crescita per chi è giunto da tutta la Regione) che si sono fatte coinvolgere dal mondo rurale messo in vetrina su ben 50mila metri quadrati del polo fieristico di via Lunga.

La manifestazione, numeri alla mano, è da anni un appuntamento di riferimento per il settore a livello regionale. L’ha ribadito anche Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che anche quest’anno non è voluto mancare in fiera, con una approfondita visita nella giornata di domenica. Nato nel 1978 a Calcinate, Martina conosce molto bene l’appuntamento di Bergamo, e il mondo dei contadini in generale, da ben prima che fosse nominato Ministro. «Torno sempre molto volentieri alla Fiera di Sant’Alessandro - dice il ministro Martina - perché conosco il suo alto livello qualitativo e poi perché, per noi bergamaschi, è un appuntamento a cui non si può mancare. Inoltre, posso raccogliere gli umori degli operatori della filiera agroalimentare. Noto con piacere che la manifestazione si conferma sempre un’occasione unica per la nostra provincia per rappresentarsi al meglio. Le imprese presenti a Bergamo trasmettono segnali forti per la ripresa del settore, ma nello stesso tempo evidenziano le difficoltà di alcuni settori».

Martina sottolinea che «ci sono aspetti positivi che vanno valorizzati, intere filiere che hanno fatto un bel salto di qualità in questi anni - cito per tutti il vitivinicolo) - ma ci sono ancora tante criticità che stanno mettendo a dura prova parte del nostro sistema agricolo. Parlando con gli operatori della Fiera di Sant’Alessandro – prosegue il Ministro -­ ho avuto l’ennesima conferma di quanto il settore zootecnico, tallone d’Achille in Italia e in Europa, sia in crisi e stia subendo un cambiamento di pelle radicale. Bisogna riorganizzarsi, aggregarsi, sapere che il trasferimento generazionale tra padri e figli è fondamentale. Abbiamo fatto scelte non banali, come destinare 80 milioni di euro all’anno alle imprese agricole condotte da giovani, con la maggiorazione del 25% degli aiuti diretti per cinque anni, proprio per invogliare il passaggio tra padri e figli. Dai giovani arrivano segnali positivi, molti di loro aprono imprese in questo settore».

Si tocca poi il capitolo dell’agricoltura in montagna, così presente nella Bergamasca. «In questo caso non si tratta solo di competitività - osserva Martina -­ ma anche e soprattutto del presidio del territorio. Abbiamo introdotto interventi che premiano chi sceglie di continuare a produrre in montagna, ma non basta, dobbiamo moltiplicare le iniziative a supporto del mondo rurale. Altri temi scottanti riguardano il calo vertiginoso dei prezzi; il fatto che, per latte, frumento e grano, ad esempio, abbiamo un grave problema di remunerazione. Per me - dice deciso Martina -­ il tema numero uno continua a essere quello della tutela del reddito di chi vive di agricoltura oggi, in un passaggio competitivo dove ci sono variabili esterne al sistema che spesso incidono in maniera molto radicale». Per il Ministro una delle chiavi per il futuro sta nell’investire su strumenti preventivi, che possano tutelare il reddito degli agricoltori prima che l’evento accada. Che si tratti di una crisi determinata dal mercato o dal maltempo. «Come assicuriamo le produzioni a cielo aperto è un tema fondamentale e lo sarà sempre di più - chiosa Martina -­ In tal senso, a livello nazionale abbiamo messo sul tavolo oltre 1.600 milioni di euro per le assicurazioni. Questo strumento va esteso, perché anche in provincia di Bergamo, una delle più avanzate anche in tema di prevenzione, i coltivatori e gli agricoltori assicurati sono ancora troppo pochi. Visto che il 65% della polizza assicurativa è coperta da risorse pubbliche, è fondamentale che gli operatori capiscano quanto siano importanti tali strumenti per la copertura dei rischi e per la tutela del loro reddito».

Si chiude con il Ministro che parla della lotta alla contraffazione del made in Italy. «Siamo in prima linea per tutelare i nostri marchi dell’agroalimentare - spiega Martina -­, in particolare per quanto concerne l’e-­commerce, il commercio online; senza dimenticare la tutela internazionale sui canali tradizionali. Ho fortemente voluto il recente accordo per la protezione del vero Made in Italy agroalimentare sulle piattaforme online. Accordo che ci ha consentito di bloccare recentemente un falso Parmigiano Reggiano venduto da turchi sul web». Il ministro si è poi lasciato coinvolgere dalle tante cose belle della Fiera, raccogliendo pareri e confrontandosi con operatori e appassionati, per rilanciare un settore che ha fatto la storia del nostro Paese e che negli ultimi anni è stato l’unico a dare segnali positivi per il nostro Pil.

«Siamo molto soddisfatti per l’ennesimo ottimo risultato ottenuto dalla Fiera di Sant’Alessandro -­ osserva Stefano Cristini, direttore Ente Fiera Promoberg -­, perché, al di là del dato numerico comunque importante, si è avuta la conferma di quanto la gente ami questa manifestazione. La Fiera di Sant’Alessandro ha il merito di unire alle antiche tradizioni le innovazioni più tecnologiche, per una rappresentazione completa della filiera agroalimentare: una proposta ricca, variegata e aggiornata costantemente, che evidentemente piace al pubblico. Altra nota positiva sta nel fatto che sempre più visitatori provengono da fori provincia. Grande soddisfazione anche per le imprese espositrici - osserva Cristini -­ perché in un anno per loro molto difficile a causa del maltempo che ha flagellato nei mesi scorsi le attività agricole e zootecniche, hanno potuto verificare il forte interesse e le notevoli gratificazioni da parte del pubblico verso la qualità del loro lavoro». Analizzando nel dettaglio l’andamento degli ingressi, Cristini spiega che «le giornate di maggiore successo sono state quelle di venerdì (con il tradizionale ingresso gratuito) e di domenica, mentre il sabato si è confermata la giornata interlocutoria, scelta dalle famiglie per sistemare casa e fare shopping. Venerdì l’afflusso è stato davvero notevole, con oltre 18mila ingressi totali, e grande folla sino all’orario di chiusura delle 23».

«Domenica chiusura pirotecnica, con numeri di visitatori da record. Siamo partiti subito in quinta, registrando il sold out già a metà mattinata. Particolarmente presenti le famiglie, a ulteriore testimonianza dell’attaccamento alla manifestazione. Dispiace solo per alcuni problemi alla viabilità - continua Cristini -­ ma con tale forte concentrazione di visitatori e relative auto, i rallentamenti e le code in strada sono davvero impossibili da evitare. Chi viene alla Fiera di Sant’Alessandro desidera gustarsela il più possibile, e quindi si ferma anche per molte ore. Ciò impedisce il ricambio nei parcheggi. Si tenga presente che, come sempre, all’ampio parcheggio della Fiera mettiamo a disposizione anche il quello satellite presso l’aeroclub Taramelli (con bus navetta gratuita). Inoltre c’è la linea 1 dell’Atb, con fermata diretta proprio davanti all’ingresso della struttura. Concludo ringraziando tutte le realtà che a vario titolo e modo hanno reso indimenticabile anche questa nuova tappa della Fiera di Sant’Alessandro. È bello sapere che, davanti al trascorrere degli anni, nonni, padri e figli si passano il testimone nel segno di una manifestazione che fa parte della storia e della cultura del nostro territorio».

Oltre alla rassegna zootecnica, grande successo per il quarto concorso internazionale Purosangue Arabi, capace quest’anno di raggiungere il maggior numero di iscrizioni (circa 140) tra gli eventi di pari grado in Europa. Migliaia i contatti da tutto il pianeta per la diretta web che ha consentito agli appassionati di tutto il mondo di assistere a quanto accadeva sul campo gara della Fiera di Sant’Alessandro, e allo stesso tempo di promuovere la manifestazione, e di riflesso, la nostra città, in tutto il mondo. Sempre molto seguita anche la tappa del campionato nazionale Triathlon del boscaiolo, per la sesta volta consecutiva a Bergamo, promossa in collaborazione con Federboscaioli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA