Fridays for future, in 5 mila a Bergamo
Foto e i video della manifestazione

Il corteo da piazzale Marconi si è snodato lungo viale Papa Giovanni XXIII per finire davanti al Comune di Bergamo intorno alle 12. Manda le tue foto e il tuo messaggio ambientalista. Traffico bloccato in centro.

Il d-day è arrivato. Venerdì i ragazzi di Fridays for future (Fff) Bergamo, insieme alle omologhe realtà sparse nel resto del mondo, sono scesi in piazza con il terzo sciopero globale per il clima, portando avanti la campagna della giovane attivista Greta Thunberg. Dall’organizzazione stimano oltre 6 mila persone, 5 mila il dato fornito dalla Polizia locale e dalla Prefettura. Già alle 8.15 i ragazzi degli istituti scolastici vicini alla stazione hanno iniziato a raggiungere piazzale Marconi, alle 11 il corteo è partito tra canti, musica, slogan e manifesti. Il traffico è stato bloccato per permettere lo svolgimento della manifestazione.

Come proposto dagli organizzatori, lo sciopero ha visto la partecipazione di più generazioni, pensionati e lavoratori, famiglie, associazioni del territorio e soprattutto giovani, con tantissimi cartelli, striscioni e slogan.

In piazza anche Cisl Bergamo, che invita tutti a partecipare, «a partire dai dirigenti scolastici, senza striscioni e bandiere di organizzazione» scrive il sindacato. «Convintamente siamo a fianco di chi manifesterà per il clima – afferma Francesco Corna, segretario generale -. Da tempo Cisl chiede di mettere al centro la vita umana ed il lavoro». Anche il mondo della politica interviene sullo sciopero. Gli studenti che parteciperanno, ha stabilito una circolare ministeriale, saranno giustificati dall’assenza. Ma la senatrice bergamasca di Forza Italia Alessandra Gallone attacca il Ministro all’Istruzione Lorenzo Fioramonti «per aver bypassato i genitori. È incredibile che non sia tornato sulla sua decisione di giustificare in massa gli studenti».

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