I dati dei pendolari e gli indici di Trenord
Sul Bg-Mi via Carnate tante differenze

Un pendolare ha analizzato la puntualità dei treni a gennaio sulla tratta Bergamo-Milano via Carnate, riscontrando differenze con le performance proclamate da Trenord.

«Facciamo un piccolo resoconto dei ritardi del mese di gennaio 2016 della linea Bergamo-Milano via Carnate, in particolare per quanto riguarda il tratto Ponte San Pietro-Milano Porta Garibaldi. Durante gennaio ho effettuato tredici viaggi di andata e dodici di ritorno accumulando in totale 3 ore e 33 minuti di ritardo su 24 ore e 13 minuti di viaggio previste».

«Per valutare questi ritardi possiamo fare affidamento allo stesso calcolo utilizzato da Trenord per l’indice di affidabilità, ovvero lo standard minimo che la società deve rispettare per ogni direttrice (in caso contrario scatta il bonus-sconto del 30% sull’abbonamento del mese successivo). Rapportato ai viaggi effettuati, questo indice risulta del 12,73%, ben al di sopra del 5% richiesto da Regione Lombardia».

«A onor di cronaca questo parametro si alzerebbe di due punti percentuali se venissero conteggiati anche i ritardi al di sotto dei cinque minuti, cosa che non avviene nel calcolo effettuato da Trenord. La situazione sembrerebbe addirittura peggiore se guardassimo all’indice di puntualità, ovvero al numero di treni arrivati entro i cinque minuti. Anche questa volta abbiamo calcolato il parametro “percepito” cioè sulla base dei viaggi effettuati ed è risultato del 48%, percentuale che scende di dieci punti per i viaggi di andata. Vuol dire che su 13 viaggi per Milano, il treno è arrivato puntuale (puntuale alla Trenord, ovvero con ritardo inferiore ai 5 minuti) solo 5 volte».

«Qualcuno potrà dire “Mah, sarai stato sfortunato a prendere quei treni”. Per rispondere a questa comprensibile domanda abbiamo anche considerato due treni “di riferimento”, due dei treni che vengono maggiormente utilizzati dai pendolari alla mattina e alla sera della linea Bergamo-Milano via Carnate. Si tratta del 10760 (partenza da Bergamo alle 7:23) e 10783 (partenza da Milano Porta Garibaldi alle 17:31). Nei 19 giorni feriali di gennaio, questi due treni hanno totalizzato 5 ore e 57 minuti di ritardo su un totale di 36 ore e 44 minuti di viaggio previste. L’indice di affidabilità “percepito” è stato del 14,20%, mentre considerando anche i ritardi al di sotto dei cinque minuti arriva al 16,20%. Per quanto riguarda l’indice di puntualità per questi due treni risulta del 36,48%, che scende al 15,79% se si considera solo il 10760. Ovvero solo 3 volte su 19 il treno è arrivato a Milano Porta Garibaldi entro i 5 minuti. Per rispondere alla domanda iniziale direi che a me è andata “quasi” di lusso».

Dai dati sembra esserci un’evidente scollatura tra gli indici di performance proclamati da Trenord e quelli effettivamente percepiti dai pendolari che prendono normalmente quei treni negli orari di punta. Soprattutto per quanto riguarda la linea Bergamo-Milano via Carnate questo è dovuto anche a carenze infrastrutturali e al congestionamento della rete. Basti pensare cosa è successo nella terza settimana di gennaio. Per ben tre volte e per svariate cause, un inconveniente successo al treno proveniente da Brescia (che diventa il 10760 a Bergamo) o al treno precedente (10658) ha causato ritardi di 20 minuti e più al 10760, ai treni successivi e anche ai treni della Bergamo-Milano via Treviglio in quanto il materiale del treno 2608 proviene da Lecco e deve fermarsi a Ponte San Pietro per aspettare il suo turno per percorrere il binario unico fino a Bergamo.

Stefano Lorenzi per il Comitato Pendolari Bergamaschi

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