La bicicletta? È più veloce dell’auto
Il 2 aprile Aribi festeggia 35 anni

Il Tom Tom Index spiega tante cose: calcola quanto tempo perdiamo in coda fermi e ci ricorda, casomai non lo sapessimo, che le nostre città sono le peggiori da vivere di tutta Europa.

Trafficate e quindi caotiche, rumorose, inquinate e soprattutto ferme, paralizzate. Il celebre studio ha valutato i dati del 2015 sui numeri di percorrenza reale di 295 città di 38 Paesi del mondo. Rispetto a tutte le città considerate, Palermo è 41esima.

Con una riflessione tutta italiana: nel nostro Paese si ama talmente l’auto e la sua decadenza da prenderla anche se ci costa 147 ore l’anno di coda, cosa che succede appunto a Palermo. Al contrario in Europa andare in giro in bici è cool da morire, soprattutto se è inverno e piove, in Italia si misura il benessere con il possesso e l’uso di un’auto. Fatto sta che Palermo è la quarta città peggio messa in Europa, e a batterla ci sono solo Lodz (Polonia), Mosca e Bucarest.

Dopo Palermo c’è subito Roma e poi Messina e Napoli. Mentre il sud affoga, il Nord, a tratti, migliora, ma è solo illusione: Milano ad esempio scende dal terzo al quinto posto, il che significa che per andare da un punto all’altro della città ci vuole il 29% di tempo in più rispetto a condizioni di traffico normali.

Nell’anno di Expo il ritardo medio nell’ora di punta si è ridotto da 34 a 33 minuti, il che significa che a Milano perdiamo in coda, comunque, 128 ore l’anno. Ovviamente questa pesante situazione non significa solo più inquinamento, più morti e peggiori condizioni di vita.

Confcommercio stima il problema logistico come una tassa da 11 miliardi l’anno per le imprese di un Paese che tentenna a uscire dalla crisi economica. Si spreca benzina, si sprecano ore di lavoro dei dipendenti. Sempre Confcommercio fa sapere che la velocità media a cui volentieri ci siamo abituati è di 15 km/h, che diventano 7 nelle ore di punta. Situazione pressoché uguale a quella evidenziata nel 2014 dall’ultimo rapporto Eurispes sulla mobilità: come quando ci si spostava in carrozza, a Milano e Roma si viaggia in media a meno di 10 km/h .

Ma c’è di più: in bici risparmieremmo la metà del tempo che perdiamo in auto. Lo ha calcolato recentemente Wecity: durante le ore di punta con la bici ci si sposta in media a 15,4 km/h contro i 10 km/h di un’auto, che costa anche infinitamente di più in termini economici, ambientali e sanitari.

Dati che fanno riflettere e che saranno anche al centro dell’incontro in programma il 2 aprile per i 35 anni di Aribi. Un convegno sulla mobilità ciclabile e la sicurezza all’Auditorium Radici, alla Cittadella dello Sport di via Monte Gleno. L’appuntamento è alle ore 9,45, con interventi di Stefano Zenoni, assessore alla Mobilità di Bergamo, Giulietta Pagliaccio, presidente nazionale Fiab, Roberto Moretti e Giovanni Brembilla dell’Asl di Bergamo; Barbara Aguzzi, direttrice Aci Bergamo-Cremona e Claudia Terzi, assessore allo Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia oltre ad Angelo Mainetti, presidente onorario e cofondatore di Aribi.

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