L’autostrada Bergamo-Treviglio riparte
Dall’Australia «arrivano» 300 milioni

Il gruppo bancario Macquarie mette sul piatto 300 milioni per finanziare la costruzione della superstrada. Si riapre il confronto.

Arrivano gli australiani e sono loro a segnare la svolta decisiva per il tormentato iter della superstrada Bergamo-Treviglio. Gli australiani sono il gruppo bancario - australiano, appunto - Macquarie. I vertici di Autostrade Bergamasche spa - la società proponente del progetto - hanno incontrato martedì 19 settembre l’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Alessandro Sorte, dandogli la garanzia di avere a disposizione le risorse economiche - 300 milioni di euro -, per finanziare la costruzione della grande infrastruttura.

Senza ricorrere, quindi, alla richiesta di contributi pubblici o di garanzie pubbliche come invece avevano fatto nei mesi scorsi incontrando - soprattutto per questo -, le perplessità di Palazzo Lombardia. Il gruppo bancario australiano Macquarie proprio l’anno scorso annunciava l’intenzione di investire in Italia quattro miliardi di euro. E di volerli stanziare a favore di grandi infrastrutture, settore in cui è specializzato poiché, come dicono gli analisti, può permettersi di fare investimenti con ritorni a lungo termine fra i 20 e i 30 anni. È proprio il caso delle autostrade o - come appunto la Bergamo-Treviglio -, delle superstrade in cui è previsto il pagamento di un pedaggio. Con Macquarie, il Gruppo Vitali - di cui fa parte la società Vita che è il socio di maggioranza di Autostrade bergamasche -, ha già lavorato: aveva ottenuto, infatti, i finanziamenti per la costruzione di Porta Expo, la spettacolare strada con struttura ad archi che consentiva l’accesso alla piastra dell’Esposizione universale.

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